Il ministro degli Esteri a Unomattina parla del gesuita rapito in Siria «da una versione locale di al Qaeda» e anche del giornalista della Stampa Domenico Quirico: «Non ci diamo per vinti»
Una fonte spiega ad Acs che «il silenzio di padre Paolo potrebbe essere legato ai tempi e alle modalità di una contrattazione con membri jihadisti e non ad un sequestro»