Viaggio agli albori di un settimanale che fu legato per molti anni a Mp, pur rimanendo sempre indipendente, destinato a diventare lettura di riferimento per tanti
Quattro candidati con “la Dc del rinnovamento” nel 1976 e uno “strumento originale” per promuovere la democrazia, punzecchiare la sinistra e ricompaginare l’area cattolica in politica
L’articolo sul settimanale della diocesi che annunciava la costituzione del Movimento Popolare nella città romagnola come tentativo di restituire «rilevanza culturale e sociale» ai cattolici
Come nel cuore degli anni di piombo si affermò definitivamente nelle università di Roma l’impostazione di Mp, centrata sulla “risposta ai bisogni” anziché sulla politica
Le elezioni e le tumultuose assemblee in università, i due eletti in Consiglio comunale, il reportage tra i ciellini di una certa Lucia Annunziata. 1976, un altro anno di avvenimenti
1975-1985: la voglia e la capacità di “esserci” dei giovani ciellini degli atenei della capitale, la loro crescente incidenza pubblica, l’ostilità violenta dell’ambiente, le opere
Saverio Allevato, coautore di “La P38 e la mela”, ricostruisce i fatti e le amicizie inimmaginabili (vedi Aldo Moro) che portarono come «conseguenza naturale» alla nascita del Mp nella capitale
Marco Careri ripercorre i primi passi quasi spontanei di Mp nella regione, dallo “sbarco” di don Giussani a Pesaro attraverso una giovane insegnante fino alle prime battaglie pubbliche
Marco De Petro racconta l’exploit del Movimento Popolare in regione, la sua elezione a deputato e poi quella a sindaco di Chiavari. Sempre sull’onda dell’entusiasmo per una «rinnovata presenza unitaria e incisiva dei cattolici in politica»