Così tra gli anni Settanta e Ottanta una comunità cristiana proveniente per lo più dalla realtà universitaria divenne una presenza civile e sociale capace di lasciare il segno in città
Ecco il clima di intolleranza e prevaricazione contro cui i cattolici del Movimento Popolare dovevano combattere per il diritto di affermare una presenza cristiana nel mondo dell’educazione. Una testimonianza personale
Anche a motivo di un contesto fortemente ostile, il Movimento Popolare qui fu sempre inclusivo, gettando ponti verso altre realtà, tanto cattoliche quanto socialiste e laiche
Un gruppo di amici e l’urgenza di «dire qualcosa alle centinaia di migliaia di persone che trascorrevano le vacanze in Riviera d’estate». E perché c’entra il Movimento Popolare
I frutti molto concreti di un lavoro di aggregazione di cattolici di varie associazioni iniziato con le elezioni amministrative del 1975 allo scopo di sostenere una presenza cristiana significativa nella società riminese
Così nel Riminese il Movimento Popolare accolse con sorprendente efficacia l’invito a impegnarsi nelle elezioni a sostegno della Dc proveniente dalla Cei
La necessità di una ripresa della tradizione del Movimento cattolico come strumento di presenza in una realtà sociale sempre più ostile al cristianesimo. A partire dalla scuola
Liste, gruppi di studio, battaglie, convegni. L’Ufficio Scuola del Movimento Popolare nasceva per dare una presenza unitaria e visibile ai cattolici oltre lo Stato e i retaggi del ’68