Dopo la strage di Parigi, l'imam di Brooklyn Tareq Yousef al-Masri si è scagliato (in arabo) contro gli intellettuali che «hanno corrotto la nazione del profeta Maometto. Come potete invitare altre persone a unirsi all'islam se le maledite giorno e notte?»
Grazie a un reportage su di lui, Josh Haner ha vinto il Pulitzer. Oggi i suoi concittadini lo fermano per strada per offrirgli un pranzo. Lui ce la mette tutta, aspettando il giorno in cui rincorrerà suo figlio
Adrianne Haslet-Davis tornerà a calcare le scene. Senza mai essersi persa d'animo, e anche grazie a Hugh Herr, direttore del Mit: «Un essere umano non si può mai rompere»
La nuova strategia del terrore si diffonde via internet. Il mese precedente all'attacco di Boston al-Qaeda ha diffuso sul web la "Guida tascabile del mujaheddin solitario»
Non aver affrontato la questione della presenza fondamentalista islamica in Occidente ha comportato non avere individuato percorsi di integrazione per i musulmani.
Un professore del Boston College racconta il giorno della tragedia, ma anche come "il lato peggiore della natura umana è stato redento da quello migliore"
Il racconto di Gianni Albano, presente alla maratona come spettatore, a pochi metri dall'esplosione: «C'era un disegno che mi portava lì e un secondo dopo mi ha salvato la vita».
Mentre Obama spiega agli Stati Uniti che ancora non si conosce il responsabile dell'attentato, i Fratelli Musulmani gridano al complotto internazionale.
«Atti insensati, le nostre preghiere per le famiglie delle vittime e feriti». L'arcivescovo della città era in Terra Santa in pellegrinaggio e sta tornando ora negli Usa.
Ieri alle 15 americane sono scoppiate due bombe durante la maratona di Boston. Almeno 10 vittime hanno subito l'amputazione di arti a seguito delle esplosioni.