Lettera di Capodanno al Presidente del Consiglio. Idee per mettere a tacere i pifferai delle manette, delle trattative e delle grandi retate, che servono solo a nascondere la vera fonte della corruzione (lo Stato-elefante)
Siamo stati facili profeti quando abbiamo ricostruito le pazzesche vicende di questo tipico caso di “catastrofe italiana” indotta per via giudiziaria. Eppure una via di uscita che non sia il fallimento o la statalizzazione si può ancora trovare
Caro presidente del Consiglio, non ti devi limitare all’ironia. «Brr... che paura» devi dirlo sul serio. Dice niente il segnale che ti viene dall’Emilia? Dice niente la minaccia che ti viene dagli organi delle procure?
Il Pil non cresce per i sindacalisti che bloccano Alitalia, per i compagni che occupano il teatro, perché i tavolini in piazza Navona sono abusivi mentre chi vende merce tarocca no
Il bambino aveva 5 anni, ed era malato di tumore al cervello da quando aveva 3 mesi: il padre aveva denunciato la sua storia, anche se aveva precisato che «nessuno è in grado di dimostrare il nesso di causalità tra il tumore e i fumi dell'acciaieria»
«Non è solo con l'agricoltura e il turismo che il Paese può tornare a crescere. Occorre sfruttare i giacimenti di petrolio e gas del Mezzogiorno per rilanciare l'industria e la meccanica italiane». Intervista a Federico Pirro (Università di Bari)
A due anni dall'avvio dell'inchiesta giudiziaria il percorso della super acciaieria sembra destinato al declino. Non si hanno certezze sugli stipendi da versare e nemmeno sulle strategie: i sindacati chiedono l'intervento dell'esecutivo
Parla il presidente di Federacciai Antonio Gozzi: «Così facciamo un regalo straordinario alla concorrenza europea e internazionale. Ecco dove ci hanno portato i sequestri della magistratura e un commissariamento mai visti prima»
Per il presidente di Federacciai Antonio Gozzi lo stabilimento di Taranto «perde tra i 60 e i 70 milioni di euro al mese e ha distrutto capitale circolante per oltre un miliardo. Il piano industriale lo devono fare gli imprenditori, non la politica»