«La Cina apre alla democrazia a parole ma nei fatti va nella direzione opposta. Il partito comunista cinese ha la pretesa di saper interpretare la sovranità popolare, ma la sua immagine è messa in crisi dalla corruzione». Guido Samarani, docente di Storia del pensiero politico della Cina moderna e contemporanea a Venezia, spiega a Tempi.it a che punto è l'auspicata "democratizzazione" della Cina
