Tra gli oltre 160 firmatari dell'appello ci sono la femminista Agacinski, tanti socialisti, l'ateo Onfray, insieme a molte donne che hanno venduto il proprio utero e si sono pentite
Intervista a Marie-Josèphe Bonnet, che paga con l’isolamento la sua contrarietà ai totem dell’universo gay. «Il corpo non è una merce, il bambino non è un oggetto»