Se un giorno mi capiterà mai di raccontare a mia figlia com’è nata, cosa dovrò dirle? Che è stata concepita perché suo fratello non ha pianto con abbastanza energia?
Ora li penso non come vecchi, defunti, lontani, ma come due che potrebbero essere miei figli, la barba incerta sulle guance lisce. E la madre? Mi atterrisce l’idea di quel dolore portato dentro per tanto tempo, piombo nel cuore