«La nostra impressione è che ci sia da ridisegnare l'agenda politica mettendo come priorità la famiglia, il lavoro, i giovani e i temi della formazione e della scuola ma non annunciandoli, affrontandoli veramente»
Il presidente della Cei, nella prolusione tenuta al Consiglio episcopale permanente, lancia un monito alla classe politica: «Non può bastare una semplice cosmesi». E definisce le unioni di fatto «un'imposizione simbolica».