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Roberto Regina
14 Ottobre 2011
Domani gli Indignados di settanta capitali mondiali, compresa Roma, scenderanno in piazza. Ma secondo il giornalista Stefano Filippi, intervistato da Radio Tempi, i contestatori italiani sono molto diversi da quelli americani e spagnoli: «che fanno sit-in di protesta e vengono arrestati. I nostri invece pensano ad andare all’assalto delle sedi di Bankitalia e creare disordine sociale»
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