Nell'intervista a Jordan Peterson ha detto di essere stato «ingannato» sui «farmaci sterilizzanti» presi da suo figlio. È un fatto, non un'opinione. Lo provano i medici, i pazienti, gli enormi scandali che hanno travolto i paesi pionieri delle cure di genere
Il rapporto della pediatra inglese Hilary Cass mette fine all'uso di bloccanti e ormoni sui minori con disforia di genere. «Migliaia di vite alterate senza prove». Jennifer Lahl nel suo "Trans Mission" aveva già documentato tutto
Nel mondo avanzato sempre più centri di ricerca, luminari della materia, perfino interi sistemi sanitari dichiarano fallito l’agghiacciante esperimento di massa delle transizioni di genere sui minori. E l'Inghilterra li vieta. In Italia invece siamo ancora al culto della triptorelina
Il New York Times demolisce la narrazione sulle cure di genere ai minori. Detransitioners, pionieri dei bloccanti e terapeuti usciti dal silenzio smentiscono il modello affirming presentato come scienza consolidata: è pericoloso. «Basta guerre culturali sui pazienti»
I liberal non perdonano a Jamie Reed, queer e progressista, di aver denunciato gli abusi della gender clinc del Missouri: «Abbiamo fatto cose spaventose ai ragazzini». Ma per i compagni la donna ha subito il "lavaggio del cervello" della destra
Cosa resta del mese dell’orgoglio ora che il transgender è diventato l’eroe delle élite e l'attrazione per lo stesso sesso è chiamata "transfobia”? Poco più di un’opportunità di marketing. Rischiosissima per gli alfieri di cause (e merchandising) arcobaleno
Quando un protocollo medico estremo e sperimentale finisce per essere applicato in massa proprio ai casi più controindicati, le cose non possono che finire male
Dopo gli scandali Tavistock, Stonewall, Mermaids e il rapporto Asleep at the Wheel, le famiglie dei ragazzi avviati alla transizione di genere nelle scuole porteranno il ministero dell'Istruzione in tribunale. Il premier Sunak promette indagini e nuove linee guida
Le dimissioni dell'indipendentista Nicola Sturgeon, che a forza di rincorrere le questioni di genere aveva perso il contatto con gli elettori, ben più preoccupati da salari, scuole e sanità