
Sull’amnistia non basta stare con Pannella. Bisogna stare anche con le ragioni di Pannella
Sono in apprensione per la vita di Pannella, ma si guardano bene dal sostenere le ragioni per cui Pannella sta mettendo a rischio la propria vita. È piuttosto curioso che Repubblica scopra solo adesso e solo nel suo risvolto umanitario, la protesta con cui il leader radicale tenta di inchiodare alla verità (e attenzione: alla pura e semplice verità dello stato di diritto, non altro) le istituzioni.
Amnistia e indulto per i detenuti nelle carceri italiane. Non per clemenza, o non soltanto per clemenza giovanpaolina sostiene Pannella, ma per realizzare proprio ciò che voi stessi predicate, o gentili giacobini scalfariani, o cari bellimbusti kantiani, o soavi Pravde dell’umanesimo democrat. Non sostenete forse, e non diffondete ovunque, e con che spocchia: onestà, trasparenza, legalità? Ebbene: cosa aspettate a scatenare una onesta, trasparente, legalitaria campagna per l’amnistia e l’indulto, oppure, in alternativa, a convocare i popoli della rete, dei post-it e dell’antibavaglio, per chiudere le illegali carceri italiane così come vi battete per chiudere le presunte illegali notti di Arcore, l’evasione fiscale, le manifatture stile Ilva?
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Lo Stato italiano esige onestà, trasparenza e legalità da una posizione di disonestà, opacità, illegalità conclamate e flagranti, certificate dall’Alta Corte Europea per i diritti umani, dalle convenzioni internazionali e dalle stesse leggi e Costituzione italiane. Forza, onesti. Forza uomini-citizen. Agite con tempestività e coerenza. O sapete, tutto è menzogna quello che anche di soave e di umanitario scrivete dalla prima all’ultima riga, grufolando come topini con il berretto frigio nella formaggeria dello Stato dei briganti.
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8 commenti
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meglio non stare mai con Pannella, maestro di doppiezza
Nessun timore a mischiarsi con peccatori (come me) o nemici della vita e spesso del buon senso. In questo caso sostengo Pannella anche se, paradossalmente, mi viene da pensare che sta patendo ciò che ha patito Eluana Englaro. Solo che lui può scegliere di alimentarsi.
Bobby Sands ha fatto un solo scipero della fame, ed è morto. Tra l’altro contro la Thatcher, che voi amate. Marco Pannella ne avrà fatti 500, di scioperi, ed è ancora tra noi a rompere i coglioni. Per carità di patria non dico cosa penso della vostra alleanza –voi sareste cattolici?– con quest’uomo immondo, uno dei maggiori responsabili della attuale legislazione anticristiana in Italia, che voi (in teoria) avversate. Ma, d’altra parte, siete anche amici di Andreotti, che firmò la legge per l’aborto perchè “altrimenti il governo sarebe caduto”. In realtà, l’unico “valore negoziabile”, come dimostra il recente accordo con Monti, è il potere, per voi ciellini.
Legislazione anticristiana in Italia? Sul serio? Ma in che paese vivi?
Perchè, divorzio e aborto sono misure cristiane? La famiglia, poi, è molto aiutata, non c’è dubbio, e dopo il massone mondialista a capo del governo ancora di più. Io vivo in Italia, Lei forse guarda troppa TV per dire qualcosa di sensato.
Se io avessi fatto un decimo degli scioperi della fame che ha fatto (o meglio dice di aver fatto) Pannella per le più svariate cazzate, sarei 15 kg! Questo però non toglie che se per una volta si batte per una causa giusta gli si possa dire che ha ragione.
PS: la legislazione italiana sicuramente non è a favore della famiglia (o di chi una famiglia la vuole fare), ma di certo ancora non è anticristiana
concordo su pannella. da pannella come cristiani si rifiuta tutto.
da cl-ino dico che mi fa schifo tempi quando propone alleanze coi radicali, mastri massoni
tra l’altro aspetto un bell’articolo sui 10M€ a radioradicale con firma Farina e Vignali (no Lupi) per i quali mi aspetto una sontuosa tirata di orecchi.
sul fatto cl-potere, antonio, sono stronzate propinate da repubblica e fam.(anti)cristiana