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Il 26 marzo la Corte Costituzionale è tornata a pronunciarsi sul suicidio assistito. I giudici hanno risposto alle questioni di legittimità costituzionale sollevate dalla gip di Milano, Sara Cipolla, sull’articolo 580 del Codice penale in relazione ai casi di Elena e Romano, due malati accompagnati a morire in Svizzera nel 2022 da Marco Cappato (per i quali i pm avevano chiesto l’archiviazione). I due si erano rivolti al tesoriere dell’Associazione Luca Coscioni poiché non rientravano nei requisiti per accedere al suicidio assistito previsti dalla sentenza 242/2019 della stessa Consulta sul caso Dj Fabo.
Il deposito della nuova sentenza è atteso nelle prossime settimane e, sebbene la decisione non sia stata anticipata da alcun comunicato, è prevedibile che la Corte abbia nuovamente dichiarato non fondate le questioni mirate a estendere l’area della non punibilità oltre i confini stabiliti nel 2019.
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