Contenuto riservato agli abbonati
È da poco in libreria, per i tipi di Vita e Pensiero, il volume Speranza. Passione del possibile: un tema senza tempo di cui si parla da sempre perché, secondo gli autori, «la speranza è un bisogno universale e una struttura della stessa vita umana: senza speranza non possiamo vivere». A trattare il tema (al centro, tra l’altro, di questo anno giubilare) non sono teologi o filosofi, ma Guido Gili ed Emiliana Mangone, noti sociologi e docenti universitari.
Che c’entra la sociologia con la speranza? La prospettiva sociologica riemerge nel libro (tra tutte quelle appartenenti alle scienze umane qui chiamate all’appello) a indicare che la speranza è un fatto insieme personale e comunitario. Speriamo “per” gli altri (in loro favore e a causa loro) così come succede per il contrario (disperiamo di qualcuno o per colpa sua): le nostre speranze emergono dall’incontro tra le aspettative strutturali della persona e l’impatto con la realtà e con gli altri, di oggi e dei tempi passati.
«Risolvere ...
Contenuto a pagamento
Per continuare a leggere accedi o abbonati
Abbonamento full
€60 / anno
oppure
Abbonamento digitale
€40 / anno