Spectre. James Bond funziona sempre

Di Simone Fortunato
23 Novembre 2015
007 deve sgominare una organizzazione criminale che opera su più nazioni. Il film è bello e spettacolare, anche se un po' troppo lungo
epa05002670 Cast members, British actor Daniel Craig (R) and Italian actress Monica Bellucci pose during the photocall of 'Spectre' at the Grand Rex cinema in Paris, France, 29 October 2015. The movie will be released in French theaters on 11 November. EPA/IAN LANGSDON

Bond deve sgominare una organizzazione criminale che opera su più nazioni.

Bello e spettacolare, un po’ lunghetto e comunque inferiore a Casinò Royale che rimane il più compatto dell’era Craig e un pochino sotto Skyfall. È molto elegante e ben diretto da Mendes che regala allo spettatore un lungo piano sequenza e imprime gran ritmo alla narrazione specie nella parte ambientata in Messico. Poi il film rientra nei binari consueti: grande esborso di quattrini, splendidi scenari, la Bellucci inascoltabile, la Bond girl che fa da tappezzeria.

Craig rimane un ottimo Bond: muscolare e fisico, ha spazzato via i dubbi di quando venne ingaggiato. È un buon attore, cresciuto nel tempo e sovrasta questa volta il “cattivo” Waltz, troppo schiacciato a fare nuovamente Hans Landa per potergli credere. Qualche passaggio narrativo non efficacissimo, Spectre appare sempre più vicino a Mission: Impossible che al Bond delle origini, eppure funziona anche se non dice nulla di nuovo.

Foto Ansa

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1 commento

  1. Salacious Crumble

    @Ettore Bellelli: guarda che queste recensioni di Fortunato sono le stesse pubblicate sulla rivista cartacea, per cui ha un tetto massimo di caratteri risicatissimo.

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