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Nel suo rapporto annuale il Censis ha scelto una parola chiave per fotografare gli italiani nel 2023: sonnambuli. L’orizzonte è quello di un paese in letargo, rannicchiato nel sopore dell’isolamento, mentre attorno incombono grandi sfide, guerre e battaglie civili che sulla carta incendiano gli animi. Fuori dagli slogan e dentro la vita, sembra prevalere il presagio che un secolo fa T. S. Eliot sintetizzava in versi: «Stanchi di distrazione o di concentrazione, dormiamo e siamo lieti di dormire» (da La Rocca).
È tempo di presepe e, a quanto pare, siamo noi i pastori addormentati. Anche sul mondo del lavoro aleggia un’ombra di inerzia: si parla tanto di quiet quitting, termine che da quest’anno è stato aggiunto al dizionario Devoto Oli e indica una condotta mirata ad adempiere il minimo indispensabile delle proprie mansioni. Sullo sfondo di una notte nera, svolto il dovere quotidiano e rannicchiati al freddo, ci si spegne fino alla mattina successiva.
E ogni tanto, proprio nel sonno pr...
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