
Sondaggi, elezioni, manovra. Biden pensa a tutto tranne che al G20

Il presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, è arrivato in Italia per il G20, il primo organizzato dal nostro paese. Al vertice che rappresenta poco più di una photo opportunity, anche perché non parteciperanno di persona né Vladimir Putin né Xi Jinping, il leader Usa arriva carico di problemi e preoccupazioni.
Biden trema per la manovra climatica
Biden sperava di giungere in Italia all’incontro con papa Francesco e Mario Draghi, e poi domenica a Glasgow per la Cop26, con qualche azione di governo concreta da sbandierare. Soprattutto sul clima, il tema cruciale anche del G20. Invece la manovra su spesa sociale e cambiamento climatico, più il pacchetto sulle infrastrutture, sono ancora incagliati al Congresso e rischiano addirittura di non essere approvati, come nota il New York Times.
Il presidente democratico voleva investire sulla manovra 3 mila miliardi ma le divergenze all’interno del suo partito l’hanno ridotta a 1,85. L’ala progressista ha dovuto ammainare molte delle sue bandiere su sanità, educazione universitaria gratuita e congedi genitoriali, ma Biden è riuscito a salvare un corposo pacchetto da 555 miliardi per combattere i cambiamenti climatici.
Poiché i repubblicani si sono schierati compatti contro il disegno di legge, i democratici avranno bisogno dei voti di tutti i loro membri del Congresso perché veda la luce. Molti progressisti però mugugnano e almeno due deputati dell’ala moderata, Joe Manchin III e Kyrsten Sinema, non hanno ufficialmente dichiarato il proprio sostegno al pacchetto. La speaker della Camera, Nancy Pelosi, è intervenuta pubblicamente per chiedere ai deputati democratici di non mettere in imbarazzo Biden, mandandolo a mani vuote in due consessi internazionali. Ma a un giorno dall’atterraggio dell’Air Force One a Roma, il presidente ancora non sa quale sarà il suo futuro.
Il presidente a picco nei sondaggi
Il destino della manovra non è l’unico problema a rendere pesante il cuore di Biden, forse alleggerito dal colloquio con papa Francesco, che gli avrebbe detto di «continuare a ricevere la comunione» nonostante le sue posizioni oltranziste sull’aborto. Durante gli incontri con Draghi e Mattarella, è probabile che Biden abbia rivolto il suo pensiero anche ai sondaggi. Secondo l’ultima rilevazione di Rasmussen solo il 42% degli elettori americani approva fino ad ora il suo lavoro, mentre il 57% lo disapprova. È esattamente lo stesso livello di gradimento che aveva Trump a nove mesi dall’insediamento e gli altri istituti sondaggistici, sostanzialmente, confermano i dati.
Ma più dei sondaggi, conterà il risultato delle elezioni per il governatore della Virginia del 2 novembre, considerato un test chiave anche per il fondamentale voto di midterm.
La corsa elettorale in Virginia
Alle presidenziali dell’anno scorso, Biden ha battuto Trump di dieci punti percentuali e lo Stato è dunque considerato solidamente blu. Ma i sondaggi parlano di un sostanziale testa a testa tra il democratico Terry McAuliffe e lo sfidante repubblicano Glenn Youngkin, che molti istituti rilevano addirittura in vantaggio. Se i repubblicani dovessero spuntarla, sarebbe un’enorme sconfitta per Biden.
Per tutti questi motivi il presidente democratico non passerà delle belle giornate a Roma al G20 e poi a Glasgow alla Cop26. Se al Congresso non arriverà il via libera alla manovra il sogno ambientalista liberal si trasformerà in un incubo. In caso di sconfitta elettorale in Virginia, poi, la presidenza di Biden rischia di risultare finita anzitempo. Halloween potrebbe riservare più scherzetti che dolcetti al leader americano.
Foto Ansa
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