Siria. Islamisti impongono il tributo umiliante ai cristiani per mantenere la loro fede. Vietato portare croci

Di Leone Grotti
27 Febbraio 2014
A Raqqa i terroristi dello Stato islamico dell'Iraq e del Levante hanno pubblicato un editto in cui impongono nuove regole ai cristiani: «Vietato suonare le campane o restaurare le chiese»

cristiani-siria-isilSono sempre più drammatiche le condizioni di vita dei cristiani a Raqqa, la città siriana che i terroristi dello Stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isil) hanno “liberato” dal regime di Assad. Ieri l’Isil, che ha trasformato la città in un califfato islamico, ha pubblicato un editto che fissa regoli e doveri dei cristiani.

TRIBUTO UMILIANTE. Innanzitutto, per mantenere la propria religione, dovranno pagare una tassa (gizya), il tributo umiliante previsto dal Corano e imposto a partire dal VII secolo. I più ricchi dovranno versare ai loro «protettori» 13 grammi d’oro puro (poco più di 400 euro), i meno abbienti 200 e i poveri 100. Chi non può pagare sarà costretto a convertirsi.

VIETATO PORTARE LA CROCE. I cristiani dovranno anche evitare di «portare la croce o altri simboli legati alla Bibbia nei mercati e nelle piazze dove ci siano dei musulmani». Non potranno inoltre suonare le campane delle chiese, «utilizzare altoparlanti per far sentire la preghiera» e «celebrare i loro riti fuori dalle chiese». Allo stesso modo «dovranno obbedire alle regole imposte dall’Isil, come a quelle legate alla discrezione nel modo di vestirsi».
Cioè, le donne saranno obbligate portare il velo integrale. Infine, le chiese rovinate o distrutte dagli stessi terroristi, «non potranno essere restaurate o ricostruite».

chiesa-raqqa-siriaRIBELLI CONTRO RIBELLI. Come affermato nei giorni scorsi da cristiani e musulmani di Raqqa a un inviato del Guardian: «Oggi viviamo in uno stato di paura e terrore. Chi dà il diritto all’Isil di imporci queste cose?».
Il gruppo legato ad Al Qaeda, anche se rinnegato da Al Zawahri, non solo combatte Assad per trasformare la Siria in un califfato islamico ma è in lotta anche con gli altri gruppi islamisti e ribelli. Dall’inizio dell’anno, negli scontri tra ribelli sono già morte 3.300 persone, tra cui centinaia di civili.

@LeoneGrotti

Articoli correlati

10 commenti

  1. Chris

    i cattolici non dovrebbero ostentare i loro simboli religiosi. in casa loro hanno tutto il diritto di appendere al muro tutto quello che vogliono, ma in giro dovrebbero avere il rispetto per gli altri e non ostentare i crocifissi.

    1. giuliano

      forse Chris non ha capito che si stà parlando di Cristiani che abitano in Siria. O forse lo ha capito benissimo, ma da buon compagno tifa islam

    2. diabolik

      chris è il solito troll che commenta senza neanche aver letto l’articolo.Cresci, Chris !

      1. Chris

        no non carissimo, condivido in pieno. la religione non va ostentata in luoghi pubblici per rispetto di chi la pensa diversamente da te. le tue superstizioni potrebbero dare fastidio agli altri. massimo rispetto per chi è credente, ma la religione dovrebbe essere intima, privata e confinata nelle mura domestiche e non in giro. è una questione di rispetto che, capisco bene, è difficile per voi capire.

        1. Toni

          Chris
          “intima, privata e confinata nelle mura domestiche e non in giro. è una questione di rispetto che, capisco bene, è difficile per voi capire.”

          tu puoi ostentare quello che vuoi… vero?
          tu e i tuoi compari siete belli da vedere … giusto?

          I cristiani in Siria hanno molto più carattere di te … perché sono coraggiosi e non vigliacchi.
          Tu puoi essere “coraggioso” solo in Italia.

  2. giuliano

    ma i no global saranno esentati dalla esposizione falce e martello, in virtù della loro collaborazione filo islamica, o pagheranno il tributo anche loro ?? I Cristiani pagano agli arabi questa estorsione dai tempi di Maometto, ovvero dall’anno 660 circa in poi, ma le maestre rosse italiane adorano gli islamici e boicottano il presepe. Ricordatevene quando le sinistre chiederanno il vostro voto

  3. mah

    ma perché l’ONU o qualsivoglia agente pacifizzante non intervengono in casi del genere?
    pare che sappiano solo affossare le istituzioni cristiane appena ne capita l’occasione.
    sbaglio?

    1. Menelik

      L’ONU ha in mente una sola cosa: aborto anticoncezionale e Depo Provera di cui inondare Africa Asia e America latina più possibile, e qua dar contro alla Chiesa cattolica, tanto ci si fa “bella figura” senza rischi.
      Sarebbe anche ora di dare un bel calcio sul davanti in mezzo alle gambe all’ONU e quella cricca di massoni.
      Del resto l’ONU che rappresenta? Un fico secco!
      Vi ricordate all’epoca della strage di Sebrenizza, l’ONU cosa ha fatto? Hanno guardato il massacro in corso.
      Addirittura mi pare, se ben ricordo, che hanno anche collaborato con le milizie serbe per rastrellare le vittime.
      Mi pare fossero gli Olandesi.
      Qualcuno commentò la magra figura dicendo “si fanno troppe canne, cosa vuoi che combattano quelli lì? Il fucile ce l’hanno per bellezza.
      Ma vi rendete conto…star lì, assistere al massacro, trincerandosi dietro il “va oltre il contenuto della mia missione”.
      Voi ce la fareste a star lì fermi, con un fucile carico in mano, e vedere, sentire urlare, sentire gli spari, sapere che lì adesso stanno massacrando civili che hanno rastrellato come le SS o la NKVD?
      L’unica cosa dignitosa sarebbe stato almeno tentare di sparare contro quegli assassini, e magari tenere l’ultima pallottola per sé, solo per non cadere vivo nelle loro mani, come han fatto tanti settant’anni fa.
      Oppure l’ONU è buona solo a far stuprare le ragazzine che cadono nelle sgrinfie dei “caschi blu”, come è già successo?
      Altro che il “documento” delle femministe ONU sulla pedofilia vaticana di qualche settimana fa!!!!!!!!!!

    2. marzio

      Non interverranno , anche perchè i governi occidentali ed arabi ,determinanti all’interno dell’onu, appoggiano concretamente le milizie islamiste, per cui l’unico obiettivo dell’onu è quello di far cadere Assad.Una volta deposto Assad, con le buone ma meglio con le cattive, anche per la Siria si aprirà un periodo favoloso di democrazia, pace, amore, libertà in stile Woodstock 1969,come è successo in Iraq,Libia,ecc. L’Onu fa bene come fa,quindi, no ?

I commenti sono chiusi.