Silenzio delle ong sui misfatti di Mugabe

Di Rodolfo Casadei
20 Giugno 2002
Troppo impegnate ad accusare il “neoliberismo” e la “globalizzazione” per la fame nel mondo

Troppo impegnate ad accusare il “neoliberismo” e la “globalizzazione” per la fame nel mondo, le Ong del Forum per la sovranità alimentare non si sono accorte che il responsabile della prima grande carestia del XXI secolo ce l’avevano proprio sotto il naso: Robert Mugabe, presente al summit della Fao nonostante un boicottaggio Ue e ristrettezze finanziarie grazie ai soldi di un fondo riservato ai paesi poveri, è l’uomo che ha spinto 5 milioni di cittadini neri dello Zimbabwe sull’orlo della morte per fame con una politica scellerata di confisca delle terre dei coloni bianchi. Nonostante un appello del segretario dell’Onu Kofi Annan, rifiuta di attuare i due provvedimenti che mitigherebbero l’attuale crisi: una rinuncia al monopolio statale su acquisti e vendite di cereali e l’autorizzazione di seminare i campi ai coltivatori delle fattorie già iscritte nell’elenco di quelle da espropriare. Essendo un anticolonialista e anti-imperialista dichiarato, Mugabe ha beneficiato dell’indulgenza del Forum.

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