
Shopping natalizio in attesa dei saldi: ne parla la Federazione moda Italia
«L’e-commerce natalizio spadroneggia in quasi tutti i settori, sopratutto quelli tecnologici», spiega a tempi.it Massimo Torti, segretario segretario generale di Federazione moda italiana (Confcommercio). «Si compra on line sperando di risparmiare qualcosa, per evitare le lunghe file alle casse, il caos dei negozi il sabato pomeriggio. Si preferisce aprire il portafoglio stando seduti alla scrivania, per tutti gli oggetti tranne che per l’abbigliamento. È l’unico settore in cui rimane viva la voglia di andare in negozio, vedere con i propri occhi, chiedere consiglio alla commessa, per avere la sicurezza che il regalo comprato sia davvero quello giusto per l’altra persona». Il negozio del vicinato in questo caso non potrebbe che essere il più adatto: «Io capisco perché ci si butta sull’e-commerce, per la mancanza di tempo, innanzitutto. Non abbiamo più tempo per rilassarci, per fare qualcosa per noi stessi, come un bel giro a passeggio tra i negozi».
COLPA DEL TEMPO. Per gli acquisti natalizi va leggermente meglio degli scorsi anni. Ottobre e novembre hanno visto gli acquisti del settore dell’abbigliamento in calo, ma questo non preoccupa Torti. «Non bisogna sottovalutare il fattore meteorologico degli ultimi due mesi. Il freddo vero e proprio non è ancora arrivato, per questo non c’è stato un reale motivo di comprare nuovi capispalla o piumini, capi che hanno sempre un certo peso economico. Se le temperature scenderanno nelle prossime settimane, molti italiani acquisteranno l’occorrente per il freddo quando già saranno cominciati i saldi, con un guadagno inferiore da parte dei commercianti». I saldi quest’anno cominceranno qualche giorno prima dell’Epifania, sabato 3 gennaio. «La legge stabilisce che gli sconti stagionali debbano iniziare il primo giorno feriale precedente all’Epifania. Quest’anno sarebbe caduto lunedì 5, pertanto molte associazioni di categoria hanno richiesto questo leggero anticipo. Noi di Federazione moda italiana abbiamo però chiesto che – in caso di inizio anticipato – funzionasse allo stesso modo su tutto il territorio italiano, non solo in base regionale. Altrimenti le regioni con apertura anticipata sarebbero state favorite, sopratutto in quelle città di confine tra una regione e l’altra. Siccome hanno aderito tutte, la data fissata è appunto il 3 gennaio».
PROMOZIONI FUORI LEGGE. Nelle via dello shopping natalizio sono però già state avvistate sparute promozioni, a detta di Torti sleali: «Ci sono delle regole, e vanno rispettate. Per esempio in Lombardia sono vietate le iniziative promozionali dal 25 novembre al 1° giorno di apertura dei saldi. La Polizia annonaria compie spesso controlli sul territorio proprio per questo motivo». I saldi sono sempre molto attesi, le famiglie puntano a fare le spese importanti proprio in questo periodo, un cappotto o paio di calzature: «Tra tutte le sottocategorie dell’abbigliamento, solo gli accessori resistono. Ed è facilmente intuibile capire il perché, visto che basta una borsa nuova per rinnovare il proprio stile. Se si riuscirà a vendere molto durante i saldi, per i commercianti sarà comunque poco, perché dovranno cercare di rientrare nel bilancio dell’anno. Con guadagni miseri ma spese fisse, come tasse, elettricità, personale. Purtroppo per ogni 12 mila negozi nuovi aperti ne vengono chiusi 24 mila».
0 commenti
Non ci sono ancora commenti.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!