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Squalo chi legge

Shakespeare, Bacchelli, perfino Pannella. Pot-pourri di profezie del vero

Di Emiliano Ronzoni
27 Aprile 2025
Una intuizione sorprendentemente breve e perfetta del leader radicale. Il manifesto del Bardo contro il sentimentalismo enfatico. Il monito antimoralista dell’autore del “Mulino del Po”
Marco Pannella, William Shakespeare, Riccardo Bacchelli
Da sinistra, Marco Pannella (foto Ansa), William Shakespeare, Riccardo Bacchelli

Permettetemi questa volta di non scegliere e proporre un romanzo o una lettura specifica ma di sottoporvi una sorta di pot-pourri. Pensieri e citazioni a caso. Così, perché mi va.
La speranza secondo Pannella
1) La prima riguarda Giacinto Pannella. Una volta mi imbattei in una sua poesia. Scritta, a quanto pare, nell’attesa del suo amante. Faceva così:

«Speranza non è che tu venga. Verresti e sarebbe speranza».

Rimasi stupito che quell’uomo, promoter della deriva libertaria che ha aperto in Italia la strada alla mercificazione del corpo e della mente e alla emarginazione violenta della tradizione cattolica, rimasi stupito, dicevo, che riuscisse a esprimere con tanta precisione esperienziale e anche teologica la speranza. Sentii, allora, in questa poesia breve e perfetta, vibrare come l’eco di quel che ci aveva insegnato don Giussani: è l’avvenimento di una presenza che fa nascere la speranza.
Come aveva potuto Pannella farsi ignaro profeta del vero, se non perché il cuore non può far...

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