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La preghiera del mattino

Servirebbe un poco di “vigilanza democratica” anche su quello sciagurato di Sánchez

Di Lodovico Festa
04 Dicembre 2023
I favori agli indipendentisti catalani e ad Hamas del premier spagnolo, pronto a tutto per il potere; lo show di Salvini e la verità sulla destra in Europa; le fissazioni degli antimeloniani “de Roma”. Rassegna ragionata dal web
Una delle tante proteste in Spagna contro le concessioni annunciate da Pedro Sánchez agli indipendentisti catalani in cambio del sostegno al suo governo, Madrid, 3 dicembre 2023
Una delle tante proteste in Spagna contro le concessioni annunciate da Pedro Sánchez agli indipendentisti catalani in cambio del sostegno al suo governo, Madrid, 3 dicembre 2023 (foto Ansa)

Su Strisciarossa Paolo Soldini scrive: «Quando George Simion si affaccia nella sala della Fortezza da Basso, tra i quasi duemila delegati si è appena diffusa la notizia che il suo partito, l’Alleanza per l’Unione dei rumeni, ha chiesto – e a quanto pare ottenuto – di entrare nell’Ecr, il gruppo europeo capitanato da Giorgia Meloni. La destra-destra rumena, insomma, è passata alla concorrenza: si butta nelle braccia di colei per mandare un “forte messaggio” alla quale tutto questo bailamme (con relative spese di viaggi e di alberghi per gli ospiti) è stato messo su da Matteo Salvini. Quando si dice l’ingratitudine… Che la kermesse “Free Europe - Jobs, Security, Common Sense” (sic) non sarebbe diventata un avvenimento politico di quelli che restano nella storia, d’altronde, lo si era capito già alla vigilia, quando tutte e tre le star che avrebbero dovuto rappresentare il clou dell’evento-spettacolo avevano dato forfait. Marine Le Pen e Geert Wilders inviando telemessaggi neppure troppo...

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