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Su Strisciarossa Paolo Soldini scrive: «Quando George Simion si affaccia nella sala della Fortezza da Basso, tra i quasi duemila delegati si è appena diffusa la notizia che il suo partito, l’Alleanza per l’Unione dei rumeni, ha chiesto – e a quanto pare ottenuto – di entrare nell’Ecr, il gruppo europeo capitanato da Giorgia Meloni. La destra-destra rumena, insomma, è passata alla concorrenza: si butta nelle braccia di colei per mandare un “forte messaggio” alla quale tutto questo bailamme (con relative spese di viaggi e di alberghi per gli ospiti) è stato messo su da Matteo Salvini. Quando si dice l’ingratitudine… Che la kermesse “Free Europe - Jobs, Security, Common Sense” (sic) non sarebbe diventata un avvenimento politico di quelli che restano nella storia, d’altronde, lo si era capito già alla vigilia, quando tutte e tre le star che avrebbero dovuto rappresentare il clou dell’evento-spettacolo avevano dato forfait. Marine Le Pen e Geert Wilders inviando telemessaggi neppure troppo...
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