
Quarantatré gol in un solo turno. Vuoi vedere che in Serie A è tornato lo spettacolo?
La Serie A è tornata ad essere divertente? La domanda sorge tirando le somme dopo la seconda giornata di campionato andata in scena ieri sera, bella come pochi per spettacolo e gol. Quarantatré reti siglate in un singolo turno del nostro campionato non si vedevano dal 2003-04. E 12 mesi fa i centri dei primi due match di campionato erano stati 10 di meno rispetto a quest’anno. È ancora presto per dare giudizi, ma appare chiaro come dominino le grandi squadre e i grandi bomber, e cresce la convinzione che il valore del calcio di casa nostra non è poi così basso come si vuole credere.
QUANTE PERLE IERI SERA. Primo, lo spettacolo. Trovare un gol banale tra quelli siglati ieri non è facile. E per scegliere il più bello bisogna fare un torto agli altri. Gilardino dimostra di avere l’agilità e il fiuto che l’han reso celebre a Parma e Firenze, Pjanic emula il suo capitano Totti con il suo colpo più esclusivo, il cucchiaio, Sau anticipa l’arrivo di Kakà a Milano con un gol da brasiliano puro sangue, mentre Koné e Gabbiadini fanno a gara al gesto calcistico più elegante, riuscendo a rendere Bologna-Samp bella come una gara di Champions. A questi aggiungeteci la rete di Tevez contro la Lazio, la galoppata di Ricky Alvarez al Massimino e l’offerta è completa: alla quantità si sposa al meglio la qualità, con reti di fattura pregevole.
TRA NUOVI TOP PLAYER… Tra le reti del week-end spiccano le prime firme italiane di Gonzalo Higuain e Mario Gomez, i due nomi più appetitosi approdati nel nostro campionato insieme a Tevez. È stata l’estate dei ricicli di lusso: esuberi nelle grandi squadre, messi alla porta là dove si fa dell’acquisto facile il loro pane quotidiano, i tre sono venuti in Italia a cercare continuità e spazio, facendo fare un salto di qualità a chi se li è comprati e a tutta la Serie A. In scia ai loro arrivi, ecco Kakà oggi al Milan. Dobbiamo accontentarci degli scarti, ma rimane comunque un bel vivere: sono tutti nomi che impreziosiscono la categoria, rendendo anche digeribile il pesante prezzo sborsato per averli, ossia la perdita dei talenti più forti che sgambavano sui nostri campi: Cavani, Jovetic e Lamela (speriamo di non dover citare qui anche El Sharaawy).
… E VECCHI CAMPIONI. Ma oltre a fianco a loro, solo nomi già noti, chi di fronte ad una nuova opportunità e chi in cerca di conferme. Qui puoi leggere Pjanic, Maicon e Florenzi che danno ritmo alla Roma, Giuseppe Rossi che torna da un infortunio di un anno e mezzo come se nulla fosse, l’eterno partente Robinho brillante a San Siro come la prima volta, e pure gli esterni volanti dell’Inter: non si ricordano Jonathan e Alvarez che mettono insieme due gare consecutive da sufficienza. Ma succede tutto, in Serie A. Dove, forse, è tornato il divertimento.
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