
Se vien giù per un attimo il muro (mediatico) tra bravi progressisti e brutti conservatori. Dalle speculazioni sul Sinodo alla Littizzetto
Ci siamo persi qualcosa da che i giornali sono diventati più atei devoti del direttore del Foglio e più papisti del papa secondo Eugenio Scalfari? Ne abbiamo lette di tutte le solfe per giustificare l’interpretazione del Sinodo come un derby.
In effetti la famosa “regia” di cui ha parlato il cardinale capo della Congregazione per la dottrina della fede, ha favorito la chiave di lettura delle opposte tifoserie. E ha alzato anche molta polvere. Con qualche granellino finito sulla porpora di un cardinale-teologo («Rispondi tu, l’hai scritta tu quella parte»). In effetti, stando al climax supportato dalla gestione mediatizzata dell’evento, a un certo punto è sembrato che la Chiesa fosse vicina a una “svolta”, e non si sa se della Bolognina o della Leopolda. Fino all’ultimo i giornali sono rimasti affezionati agli schemi binari. Progressisti e conservatori. Innovatori e tradizionalisti. Buoni e cattivi.
Tant’è che quando papa Francesco ha infine concluso che «Dio non ha paura delle novità» i giornali hanno tirato un sospiro di sollievo e trovato refrigerio dalla calda e nuda e cruda realtà. Detto in cronaca onesta: «Nella Relatio Synodi, che conclude l’assemblea sulle sfide della famiglia, i no più numerosi sono stati per l’ammissione dei divorziati risposati alla comunione e per il riconoscimento dei diritti dei gay» (il Fatto quotidiano). Detto con diversa sincerità, “Il Papa sfida i conservatori” (la Repubblica). Insomma, volevano la rivoluzione degli ombrelli. Hanno avuto così tanta acqua che ci sono voluti i pompieri per tirarli giù dai tetti dell’“aggiornamento”. Naturalmente è solo il primo round. E considerata la fragilità di certi ecclesiastici, che sembrano avere più reverenza dei giornali che timor di Dio, lo spettacolo che deve andare avanti tornerà a seminare zizzania nell’ultimo posto al mondo che non si piega ai poteri di questo mondo.
Ma se i media alzano muri, il rapporto con le persone, la vita, i muri poi li abbatte. Tipo quando ci capiti nella disumanità della provetta. Tipo quando sei figlio che non può dire mamma e papà, e neanche lo sai chi sia la mamma e chi il papà. Tipo Luciana Littizzetto che mentre passano i titoli di coda di una particolarmente chierichetta (di don Ignazio Marino) puntata di Che tempo che fa, ha un colpo di genio da “conservatori” al Sinodo. Apple e Facebook pagano il congelamento degli ovuli alle dipendenti? «Le donne non sono uomini, le donne sono diverse, fate fare i figli secondo natura… Stiamo comandando tutto: ma ci rendiamo conto che a fare così i furbi stiamo facendo dei danni pazzeschi?» (guarda il video).
Oibò: hai detto “secondo natura”? Oddio: hai celebrato l’evidenza della diversità tra uomini e donne? O mamma, dici che son “cose da pazzi” “comandare” la fertilità delle donne? Ecco, se questo splendore di sincerità diventasse finalmente presa di posizione non episodica rispetto al regimetto del gayo nichilismo, come starebbe meglio il popolo (e la Rai), libero dall’induzione a mandare all’ammasso il cervello e dalla schiavitù del nulla.
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15 commenti
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Eh già, si sa, anche lei è una brava cattolica che va a messa la domenica.
Del resto, quando i documenti come quello della Congregazione per la Dottrina della Fede sull’impegno dei cattolici in politica vengono lasciati nel dimenticatoio e si alimentano babele come quelle del recente sinodo, non ci si può meravigliare.
Avevo notato subito, in tv, che il discorso della Littizzetto era incongruo rispetto al personaggio, che, per una volta, aveva fatto un discorso ragionevole e realista.
Ecco, a partire da questi colpi inferti dalla realtà e dalla ragione, bisogna sviluppare un dialogo che si allarghi alle cause di queste derive, ne mostri gli altri frutti velenosi e faccia prendere consapevolezza che le ideologie imperanti sono mortali e che la vita è un’altra cosa.
Questo tipo di dialogo era quello che proponeva Benedetto XVI, sui principi non negoziabili e su tutto ciò su cui si poteva discutere.
sembra che una littizzetto che ha un lampo di sincerità debba compensare un BRUNO FORTE rintronato. io tra questi due non mi trovo a mio agio. ma questo purtroppo passa il convento di bergoglio e la rai di regime. ma non mi va di ritirarmi su un’isola deserta ….
Non è questione di maggioranza o minoranza, neanche gli intelligenti comprendono. La verità si impone da sé.
Non preoccupatevi, nessuno vuole togliervi il primato su oscurantismo, arretratezza e ignoranza.
Belle la parole di Bergoglio sulla chiesa che non teme le novità….
infatti non si è deciso niente ed è tutto rimandato all’anno prossimo!
La chiesa è su un binario morto.
Opperbacco, hai preso la pasticca anche di domenica? ma non era solo per i giorni feriali? Occhio che poi ti fa male. Comunque grazie per l’intervento, dovevo giusto andare in bagno, ma la mia stitichezza, quando ci sei tu, ha i minuti contati.
E lasciaci pure su quel binario. Ti chiamiamo noi quando avremo bisogno del tuo parere. O forse fai il distaccato e stai rosicando?
Shiva 101 …. il nemico comico
sei il più ignorante di tutti … e palloso….farnetichi ed esprimi ogni stupidaggine che ti passa per la testa.
Io vorrei che tutti i nemici della chiesa fossero come te.
ho l’impressione che tutte le boutades di Shiva 101 fossero già enumerate, considerate e sgonfiate da Chesterton fin dal 1908. Niente di nuovo sotto il sole…
Accidenti che pallosità, ti preferivo prima, quando ancora non c’era il tormentone cortocircuitato del “siete su un binario morto” ed il trolling, per quanto ignorante, prepotente ed offensivo, almeno era quasi (molto quasi) leggibile; ora invece fai concorrenza con il pappagallino Paolo (che in ogni discorso deve infilare l'”ideologia religiosa” ed il “normale orientamento della sessualità umana”). Almeno elaboraste un po’ i concetti, almeno scandalizzaste (o ci provaste, con me lo scandalo, da bigotto navigato qual sono, attacca poco); giammai! Sempre le solite quattro cacchiate in croce, noiose e a cui vien solo voglia di ignorarle, nemmeno di risponderle (ché poi, non è che ci voglia un genio per rispondere a queste trollate, basta ed avanza Google ed aver letto due libri divulgativi in croce sovente). Ormai non ti rispondo praticamente più, non per l’impossibilità della risposta ma per lo slogan a pappagallo e per le sentenze sempre più corte e meno divertenti. Che noia.
Traducendo le tue solite liste di lamentele ed insulti in sostanza confermi la netta contraddizione
tra le parole del papa ed il risultato dle sinodo…
che l’ha detto a fare quella nota sulla novità se di novità non ce ne sono?
Ribadire l’ormai vecchia e marcia dottrina cattolica non è certo una novità, lo sappiamo che per voi , ad esempio, l’amore gay è un abominio.
Quindi l’unica novità sarebbe aprire spiragli di normalità ed accettare ad esempio due gay che si amano.. ma questo non è possibile perche la chiesa deve rimanere integralista altrimenti negherebbe se stessa ecc..
e quindi, Santo il Cielo (quello tra la ionosfera e la stratosfera), di quali novità va cianciando il sig. Bergoglio?
Ma insulti di cosa? Quelli che tiri ad ogni cavolo di articolo? Quelli che ci propini, con arroganza e supponenza, ogni volta, da bravo troll anticristico? Qui non c’è da confutare nulla, perché non ci sono dei ragionamenti iniziali, ma solo dei rigurgiti che ti (s)qualificano. Gli unici lamenti sono relativi alla pallosità dei tuoi slogan ed al fatto che a te venga ancora permesso di renderti ridicolo, non certo per le tue tesi inesistenti.
Di cosa parli Francesco non ne ho idea neanch’io, né tantomeno penso che la Chiesa debba “aprire” al demonio su questi argomenti; resta il fatto che, per quanto mi riguarda, nemmeno l'”amore” gay esiste, figuriamoci la legittimazione di “matrimonio” et similia.
Insisto, che noia.
O hanno deicoaguli controrivoluzionari, oppure le dicono senza accorgersi.
E il bello è che spesso questi personaggi se la prendono con gli OGM. Vogliono trascrivere i “matrimoni” OGM celebrati all’estero, ma guai a coltivare una spiga di grano resistente ai parassiti che sia “contro natura”. Quando si usa il termine “biologico” bisognerebbe almeno aver chiaro che la prima ecologia è quella dell’uomo. Bisognerebbe fondare lo Slow Wedding, chissà se gli anarco-compagni e i sindaci acobaleno rinsavirebbero.