
Se uccidono i cristiani nessuno fa niente, ma appena attaccano i Fratelli Musulmani fioccano denunce
«Ho una domanda per il procuratore generale: perché i mandati di arresto vengono spiccati solo quando ci sono scontri davanti al quartier generale dei Fratelli Musulmani» e non quando vengono uccisi decine di cristiani copti? La domanda è di un membro del movimento egiziano a favore della democrazia “6 Aprile” e si riferisce alla decisione presa dal procuratore generale dell’Egitto di arrestare sei attivisti politici dell’opposizione, ritenuti colpevoli di avere incitato alla violenza.
FRATELLI MUSULMANI. Venerdì scorso si sono verificati scontri davanti alla sede dei Fratelli Musulmani, che esprimono il presidente del paese, Mohamed Morsi, hanno la maggioranza in Senato e sono riusciti a scrivere a senso unico la nuova Costituzione dell’Egitto, ignorando le diverse anime del paese. Negli scontri sono rimaste ferite 130 persone, in un clima sempre più teso a causa del rifiuto da parte di Morsi di dialogare con i partiti dell’opposizione e con i cristiani.
MANDATI DI ARRESTO. Dopo gli scontri, domenica, Morsi aveva messo in guardia l’opposizione: «Prenderò tutte le misure necessarie per oppormi a qualunque membro dell’opposizione che inciti alla violenza e mini la stabilità del paese». Nessuno sa che cosa siano queste «misure necessarie», ma il giorno dopo le dichiarazioni del presidente il procuratore generale, nominato da Morsi in persona, ha emesso sei mandati di arresto che colpiscono anche leader simbolo della rivoluzione che ha cacciato Hosni Mubarak.
«CI SENTIAMO MINACCIATI». «Ci sentiamo minacciati. Stanno capovolgendo la democrazia e ci aspettiamo il peggio» ha detto Khaled Dawoud, portavoce del maggiore blocco di opposizione, il Fronte di salvezza nazionale, a Reuters. «In questo clima – dichiara Mohamed Abolghar, capo del Partito socialdemocratico egiziano – come potranno esserci libere elezioni?». Le elezioni parlamentari sono state sospese dopo che la legge elettorale è stata dichiarata incostituzionale. L’Alta corte amministrativa doveva pronunciarsi sui ricorsi da parte dello Stato, ma ha rimandato ogni decisione al 7 aprile.
MASPERO. «Perché i mandati di arresto vengono spiccati solo quando ci sono scontri davanti al quartier generale dei Fratelli Musulmani?». La domanda riportata all’inizio del giovane del movimento 6 Aprile è giustificata se si pensa che non c’è stata ancora nessuna condanna né arresto per i 20 cristiani copti, che insieme ad altre centinaia manifestavano per essere protetti dagli estremisti che li uccidevano e bruciavano le loro chiese, uccisi nell’ottobre 2011 al Cairo.
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1 commento
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Chi attacca i cristiani va “rispettato”,non va giudicato ,perche’ parte da presupposti diversi dai nostri. Chi invece attacca gli islamisti e’ violento, xenofobo,razzista, complottista e nazista,Questa e’ la idiota logica dominante.Del resto i fratelli musulmani sono alleati degli anglo americani e delle monarchie del golfo e quindi guai a chi li tocca.