
Se ci aspettiamo un atto di eroismo da Buffon stiamo messi male
Pubblichiamo la rubrica “Sport uber alles” di Fred Perri che appare sul numero 09/2012 di Tempi in edicola da oggi.
Milan-Juventus è finita aschifìo, ahinoi, per colpa di una quaterna arbitrale di non vedenti. Se ne parlerà ancora a lungo ed è questo il lato della vicenda che più disturba un vecchio fan del Califfo come me. «Tutto il resto è noia e non ho detto gioia». Però, come avete letto (spero per voi) in un’altra mia dotta dissertazione, sapete come la penso su arbitri e moviole. Qui voglio parlare di Gigi Buffon e della sua dichiarazione finale che tanto orrore ha suscitato.
Doverosa premessa: direi tutto questo anche se al suo posto ci fosse il portiere del Novara il cui nome non so scrivere. Gigi è stato sincero: «Non ho visto la palla dentro e anche se l’avessi vista non avrei detto nulla». Apriti cielo degli ipocriti, dei possessori della trave nell’occhio che sono sempre lì a cercare le pagliuzze altrui. Doveva denunciare, doveva dare l’esempio.
A parte che esempio ed eroismo li vogliamo sempre dagli altri, a parte che siamo alla solita litania di questa Italia montiana e moralista secondo cui io, che pago una barca di tasse perché ci sono gli evasori fiscali che voi non riuscite a trovare, dovrei fare pure il vostro lavoro, cioè stanare i disonesti, a parte tutto questo, quello che mi fa più inorridire è che gli esempi per la gioventù adesso dovrebbero essere i calciatori o i ministri tecnici.
Per favore. Ve lo dico chiaro, compagni e amici: siamo messi male, ma molto, molto male.
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