
Se anche Vasco Rossi scarica il M5S, significa che per i grillini è proprio finita
Vasco Rossi riprende a cantare. Esce finalmente da Facebook, dove ha una pagina ufficiale seguita da oltre 3 milioni di fan, e torna sul palco per riprendere il “Kom tour” interrotto nel 2011. Sette date, quattro a Torino e tre a Bologna, che hanno fatto il sold out, come accade a ogni suo concerto. Per presentare il tour, in partenza il 9 giugno, Vasco Rossi è stato intervistato dalla Stampa e da Repubblica, e come al solito non ha lasciato dichiarazioni, ma vaticini. Senza che la giornalista faccia alcuna domanda, precisa «avevo lasciato le cose a metà, quando mi sono ammalato. Ho pensato di portare a termine quel tour, anche perché ho voglia di palco. E poi, meglio morir sul palco che su un letto d’ospedale». Già nel 2011, in un’intervista al Corriere della sera, Vasco aveva dichiarato di essere favorevole all’eutanasia: “Ho diritto di scegliere io quando porre fine a questa straordinaria esperienza”.
POLITICA. Poi fa riferimenti alla politica, strizzando l’occhio a Beppe Grillo: «Ho attualizzato la scaletta, l’ho messa sul sociale. (…) Io già nei ’90 sentivo l’arroganza del potere. Nelle mie metafore cantavo l’indignazione che sembrava anticipare quel Movimento 5 Stelle che però è già finito. Io sono un radicale pre-Pannella, ma mantengo una purezza: non si può dire che il Pd è uguale al Pdl. Da cittadino, esprimo le mie idee con le canzoni». Continua filosofeggiando, spiegando il perché del suo ultimo pezzo “L’uomo semplice”: «È nata da una voglia di sdrammatizzare. L’uomo più semplice è un uomo-oggetto, però poi c’è una lettura sociologica. Si parla di quel che l’uomo non è, perché è malvagio e se non ci fossero i condizionamenti del principio di realtà sarebbero guai, la libertà esiste all’interno di una regola».
CLIPPINI. Nel lungo periodo di riposo, Facebook è stato il canale privilegiato che Vasco ha usato per parlare a seguaci e non. Si è inventato i “clippini”, piccoli monologhi su qualsiasi argomento gli venisse in mente, dai rapporti tra uomo e donna, alla politica, alle liti con Ligabue. Vasco si filma mentre cammina sulla spiaggia, mentre cammina in un bosco, per salutare, per fare colazione, per provare le sigarette elettroniche. Prezzemolino multimediale, spiega però che Facebook, pur avendo lati positivi, rovina le relazioni: «Sono sposato felicemente ma se avessi una storia direi: “Per prima cosa chiudi Facebook”». E racconta anche che il figlio Luca lo rimproverava perché passava le sue giornate chino sull’iPad, anche a tavola.
SALUTE. Vasco non fa tabù della sua salute acciaccata, e racconta dello streptococco, spiegando che viene definita la malattia del terzo millennio. Si commuove pensando ai colleghi Little Tony e Enzo Iannacci, e racconta di quanto sia stato male nell’ultimo periodo: «Volevo essere quello che scriveva canzoni ma ho anche pensato al suicidio e non era la prima volta. Poi ho fatto tesoro di questa esperienza. Ho sperimentato il rischio della non autosufficienza, pensavo di non poter più muovermi, avevo un braccio bloccato».
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