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«Differenziare la retribuzione degli insegnanti è un provvedimento che considero necessario. Il fatto che siano pagati tutti allo stesso modo non è solo un’ingiustizia, è un’assurdità: uno dei principali problemi del nostro sistema consiste proprio nella difficoltà di attirare nella scuola insegnanti preparati e appassionati, e che non abbiano scelto di insegnare per ripiego o spirito di adattamento, e una delle condizioni è che siano retribuiti in base al lavoro che fanno. Sulla motivazione dei neolaureati pesano le troppe incertezze legate al percorso professionale, troppa burocrazia, troppe e continue riforme ma anche l’impossibilità di modificare la propria retribuzione in base a materie, condizioni di lavoro, funzioni. Più che di essere pagati poco, gli insegnanti si lamentano di ricevere tutti lo stesso stipendio. La domanda quindi è: chi dovrebbe essere pagato di più?».
Così Luisa Ribolzi, fra i massimi esperti di aspetti istituzionali e organizzativi dell’educazione, già membr...
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