
Scuola, Profumo: «Diamo un segnale ai giovani e a chi è in graduatoria»
Il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo ha annunciato che sarà finalmente indetto un pubblico concorso per assumere circa 12 mila docenti: una notizia che per alcuni commentatori rappresenta un primo passo verso la revisione della riforma Gelmini. Nelle graduatorie ad esaurimento (Gae) sono inseriti oltre 240.000 candidati e sono 30.000 quelli che hanno ottenuto l’abilitazione con le Ssis (Scuole di specializzazione per l’insegnamento secondario). A tremare, davanti all’annuncio del concorso, sono stati più che altro i 30.000 neo-laureati che sono pronti a iniziare i tirocini formativi attivi (Tfa) abilitanti disposti dall’ex ministro Gelmini. Anche perché le cattedre libere nella scuola pubblica, dopo l’innalzamento dell’età pensionabile, non saranno più di 25.000 l’anno.
Alle telecamere di Repubblica Tv il ministro ha chiarito molti dubbi, partendo dal tema che ha scatenato più attese e perplessità: «Da una parte ci sono le graduatorie con più di 200 mila persone, dall’altra il segnale da dare ai giovani: se vanno in graduatoria restano sempre in coda. Penso a due canali, una scatola più grande e una più piccola (graduatorie e concorso, ndr)». Sono state chiarite anche le coordinate temporali: «Una volta che avremo capito con esattezza quanti saranno i posti in turn over, potremo dividerli in percentuale sull’una e sull’altra. E forse troveremo il modo di dare una risposta sia alle persone che sono in graduatoria sia ai più giovani. I dettagli li conoscerò anch’io dopo il 10 e 11 gennaio, quando andrò alle commissioni Cultura di Camera e Senato».
Infine un commento sull’operato del precedessore, Mariastella Gelmini: «Ha avviato una serie di riforme che possono essere migliorate, ma il transitorio sul transitorio non funziona. Bisogna portare a regime ciò che è stato varato e poi, magari, migliorarlo».
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