
Pellegatta (Disal): «Per i dirigenti scolastici, la Sicilia ha fatto meglio della Lombardia»
«Per i dirigenti scolastici in Sicilia si è fatto decisamente meglio che in Lombardia»: lo pensa Roberto Pellegatta presidente del sindacato dei dirigenti delle scuole autonome e libere, Disal. E non ha dubbi nello scandire la frase, proprio nel momento in cui prende visione dell’elenco dei presidi “reggenti” pubblicato dall’Ufficio scolastico regionale nel primo pomeriggio di oggi, venerdì 30 agosto. La vicenda è quella dei presidi lombardi, vincitori di un concorso che è poi stato annullato dopo la sentenza del Consiglio di Stato di cui tempi.it vi ha parlato qui e qui.
Pellegatta che c’entra la Sicilia?
Nel 2010 in Sicilia c’è stata una vicenda simile, il concorso per 416 dirigenti scolastici è stato seguito da pesanti ricorsi. Ma lì, a differenza della Lombardia, hanno saputo fare la cosa migliore: il parlamento regionale ha emanato all’unanimità una legge, poi controfirmata dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Si confermavano al loro posto tutti i dirigenti vincitori del concorso in attesa che si sanassero i vari conflitti giudiziari. È vero che in Lombardia la vicenda giudiziaria è stata chiusa definitivamente dalla sentenza di luglio del Consiglio di Stato, ma prima che sarà rifatto un nuovo concorso passerà del tempo, magari anni.
Nel frattempo allora cosa succede? Dall’1 settembre qual è la situazione dei presidi lombardi?
Oltre il danno, la beffa. Il ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza al Meeting di Rimini ci aveva detto che ci sarebbe stato un intervento del governo per risolvere la situazione delle 424 scuole “scoperte”. Poi il silenzio fino ad oggi. Il dato di fatto è che in questo momento sono davanti al computer e sul sito dell’Ufficio scolastico lombardo è stato appena pubblicato l’elenco dei presidi che saranno “reggenti”, quindi copriranno più incarichi per sanare la situazione delle doppie scuole. L’altro dato di cui sono a conoscenza invece va messo al condizionale.
Cioè?
Ho letto che si dovrebbe tenere un consiglio dei ministri martedì prossimo 3 settembre, e uno dei punti all’ordine del giorno potrebbe, il condizionale è d’obbligo, essere un decreto che affronti il problema Lombardia.
E intanto voi cosa farete?
Non possiamo fare nulla: l’adesione alla nostra proposta di obiezione di coscienza è stata bassissima. Il mondo dei dirigenti è strano, perché c’è poca consapevolezza della priorità del compito educativo di questa professione e moltissimi presidi hanno chiesto loro stessi la reggenza. D’altronde le motivazioni dietro questo gesto sono varie, perché si guadagna di più o si viene meglio visti dai superiori.
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1 commento
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cara Disal, che faccia di tolla! la Sicilia ha fatto meglio della Lombardia perchè voi in Sicilia non ci avete messo il becco. In Lombardia vi siete schierati subito contro i vincitori e a favore dei ricorrenti che, tra le loro file, vedevano molti dei vostri. Non avete appoggiato la meritocrazia ma solo la vecchia logica che chi fa ricorso, prima o poi, ottiene qualcosa. Con che faccia entrerete in classe quest’anno a insegnare legalità e fiducia nelle istituzioni. Le adesioni alla vostra proposta sono state minime perchè pecunia non olet e le reggenze sono soldi in più, alla faccia di chi il concorso lo ha vinto mentre i vostri (e di altri) ricorrenti sono rimasti senza nulla: mal comune mezzo Gaudio!