
Scola: «Fecondazione e utero in affitto sono la schiavitù moderna. La Manif francese dovrebbe ispirare i nostri popoli occidentali»
La Manif pour tous «dovrebbe ispirare l’insieme dei nostri popoli occidentali». Così i cardinali di Milano e Vienna, Angelo Scola e Christoph Schönborn, hanno lodato in un articolo scritto a quattro mani per il Le Figaro il movimento «popolare e cittadino» che si appresta il prossimo 5 ottobre a manifestare contro l’introduzione di tecniche per la «la fabbricazione di bambini senza genitori».
BAMBINI E MADRI IN PERICOLO. Per i due cardinali, come nel periodo della Prima guerra mondiale, «oggi nuove minacce pesano sul nostro continente e pongono in termini differenti la stessa questione sul valore della vita umana». Si riferiscono alla «autorizzazione della GPA (utero in affitto, ndr), nella quale vediamo un doppio attentato alla dignità umana: contro i bambini da una parte, condannati a “essere orfani dei loro genitori vivi” per riprendere l’espressione di Giovanni Paolo II nella sua Lettera alle famiglie, e contro le madri dall’altra, i cui corpi si trovano cosificati, strumentalizzati, affittati».
«SCHIAVITÙ MODERNA». I due alti prelati, dopo aver definito «inquietante» la decisione della Corte europea dei diritti dell’uomo di costringere la Francia a riconoscere i bambini concepiti all’estero con l’utero in affitto, si «complimentano con la reazione tonica, creativa, giovane e duratura della Francia». Si riferiscono ovviamente alla «Manif pour tous, ben conosciuta oggi in tutta Europa, che aveva previsto che cambiando la natura del matrimonio si sarebbe passati ad altre rivendicazioni che snaturano l’adozione e organizzano la fabbricazione di esseri umani».
Per Scola e Schönborn, nella fecondazione eterologa per le coppie di donne e nella maternità surrogata «ci sono in germe tutte le condizioni di una schiavitù moderna dove il bambino è concepito come un prodotto, un commercio in cui i più ricchi sfruttano i più poveri, mentre si accelera l’eugenetica occidentale».
COPIARE LA MANIF. La Manif, «che non è una voce ecclesiale» ed è formata «da numerosi cattolici», la cui attività si è allargata «ad altre confessioni e a non credenti», «dovrebbe ispirare i nostri paesi occidentali» per arrivare a «garantire i diritti dei bambini a conoscere le loro origini e a crescere con il padre e la madre, senza contratti che li privino di uno dei due genitori». Se «l’accesso alla fecondazione e all’utero in affitto viene aperto, tutta la filiazione resta disorientata e una generazione di bambini sarà privata intenzionalmente di uno dei loro genitori».
LE PERIFERIE. I cardinali Scola e Schönborn, infine, ricordano che difendere i bambini e le madri significa obbedire a papa Francesco, quando «ci chiede di uscire da noi stessi e andare alle periferie», tra cui ci sono «quelle dei più anziani e dei più piccoli. La nostra attenzione a queste periferie è al cuore della nostra civiltà». Ringraziando «i francesi», i cardinali ricordano che «il loro impegno sarà molto utile, quando verrà il momento, nei nostri paesi».
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In verità se c’è una forma di schiavitù che si cerca di reintrodurre a carico delle donne è il divieto di interrompere gravidanze indesiderate, odiose ed intollerabili, per cui si batte soprattutto l’estremismo cattolico. Infatti vietare l’aborto significa asservire per legge il corpo della donna alle esigenze biologiche dello sviluppo embrionale e della prosecuzione della specie.
Ah, certo che è una cosa spregevole, lo sviluppo embrionale di un essere che, come dire, non è spuntato in grembo da solo, e la prosecuzione della specie! Che schiavitù! Che orribile oppressione! E Filomena che fa la vittima di queste invenzioni propagandistiche della bieca tradizione religiosa: come dire che definirsi schiave della specie da cui siamo emersi non è una forma di retorica ridicola, assurda e ben più prevaricatrice di quella che si mobilita in difesa dell’embrione che ciascuno di noi, anche Filomena, Elena, Lena, che, così in fila, sembra una filastrocca al ribasso, è stato, è un accidente della malora. Alle vere vittime, senza nessuno che spenda una parola o una legge che li tuteli, neppure un accenno, il beneficio del dubbio.
Ve bene. Non riproducetevi, signore, signorine o come vi sentite meglio stasera. La vostra guerra di sterminio è senza futuro.
Eh! Dai..
Filo, Lena ecc. non fate le martiri.
A me starebbe pure bene che fossero gli uomini a mettere al mondo i figli, almeno qualche volta, ma non c’è niente da fare.
Le donne portano avanti la gravidanza e affrontano il parto nel bene e nel male che comportano, perché la fatica e il dolore è entrato nel mondo con il peccato tanto che tutta la natura geme.
Ci sono situazioni molto difficili, ci sono soprattutto condizioni di solitudine che rendono la gravidanza estremamente difficile e io non mi permetto di giudicare le donne che non hanno il coraggio di affrontarla, ma so con certezza che l’aborto è un male e che quelle donne finiscono per gettare via un grande dono che avrebbe arricchito la loro vita pure nella sofferenza.
Lo so perché è parola di Dio, lo so perché l’ho verificato in molte storie di vita, lo so perché me lo dice il cuore.
Non si può sfuggire al dolore, alla fatica, alla sofferenza, anche se noi siamo nati per la felicità e a questa tendiamo e a questa siamo chiamati.
Le scorciatoie non pagano mai, passata la prima illusione, non dimentichiamocelo.
Filo@, inter nos, visto che nessuno sente, Le manif pour tous è un’associazione non confessionale, giustamente, e tale deve restare, ma ci scommetto un milione (che non ho) che l’origine della parola sentinelle trae le sue basi dal Salmo.
Evoca l’immagine di chi vigila, anche per chi ne non conosce neppure il motivo, garantendone il riposo e attende l’alba, la luce all’orizzonte (bellissimo).
Nulla a che vedere con manifestazioni paramilitari (e infatti piuttosto le prendono ma non le danno)
Vietare l’aborto è impedire l’uccisone di un essere umano…. senza tanti fronzoli (questo solo legittima il vietare…. indipendentemente alle “opinioni”). Non significa “asservire” qualcosa, ma piuttosto essere un “poco” responsabile delle proprie azioni, sapersi assumere delle responsabilità sulla propria condotta e fare entrare nella vita un “poco” di autocontrollo. In questo modo vedere la propria esistenza non solo come uno scarico di tensione ma come qualcosa che presenta “qualità” umane (solo e tipicamente umane).
PS comunque , non davo tanto peso a multi-nick…. dubitavo che esistessero e mi sbagliavo. Solo non capisco il perché.
In realtà se c’è una nuova forma di schiavitù che, soprattutto, il mondo cattolico vorrebbe (re)introdurre, a danno di chi si trova ad avere un apparato riproduttore di tipo femminile, è il divieto di interrompere gravidanze indesiderate ed intollerabili. Il divieto di aborto, infatti, non è altro che l’asservimento del corpo e della libertà della donna alle esigenze dell’embrione e della continuazione della specie.
Liberare la donna dalla schiavitù di essere madre consiste nell’ammazzare i suoi figli?!
Neanche negli anni settanta si leggevano menzogne ideologiche così tremende.
Lena, sai che ora dopo aver semplicemente detto come stanno le cose, dovrai subire la gogna di essere additata come disumana, mortifica, tremenda, arida, crudele, ipocrita e soprattutto….triste. Ma non preoccuparti mal comune mezzo….
“Disumana, mortifica, tremenda, arida, crudele, ipocrita e soprattutto….triste”
Direi invece “pallosa” sic et simpliciter, come tutte le carampane residuate del sessantotto nostalgiche dei bei tempi in cui la davano.
Credo di essere più giovane di te, sono della fine degli anni Ottanta e il SEssantotto mi è estraneo in ogni senso, io con quella cultura e con le sue illusioni materialistico sessual edonistiche non ho niente a che vedere. Ma che la gravidanza subita contro ogni interesse e volontà sia una schiavitù è una verità elementare che può vedere chiunque si tolga dalla mente la mistica cristiana della gioia di annientarsi e automacellarsi per l’altro
Purtroppo per te, anche se, come dici, hai un’età più verde del sottoscritto, il tuo cervello è sintonizzato perfettamente sulle onde medie di Radio Carampana 68, visto che le bischerate che scrivi nei tuoi proclami sono sovrapponibili a certa letteratura lisergica dell’epoca.
Per, tua informazione, per evitare gravidanze indesiderate, di norma basta rimanere sobrie e non darla al primo bischero che si rimorchia al centro sociale.
Ad annientarsi e “automacellarsi”, invece, più che noialtri genitori cristiani, con tutta evidenza è chi si fa infilare dei ferri in pancia per ammazzare i propri figli, e ciò senza neanche tanta “mistica”.
Aggiungo che siccome il buco da dove fuoriescono certe monumentali zarrate vetero-femministoidi è il medesimo, mi pare opportuno tralasciare di puntualizzare che il mio post, in realtà, si riferiva a Filomena e ai suoi pallosissimi post.
Credo che la Signora Elena si riferisca alle gravidanze derivate da uno stupro.
No, si riferisce genericamente alle gravidanze indesiderate.
E comunque usare la solita tattica radicaloide del “caso pietoso” non migliora certo la situazione dal momento che in un Paese che si vuol far passare per “civile” è letteralmente inconcepibile che una vittima si debba vendicare dell’affronto subito su un’altra vittima più innocente di lei.
No, Signor Giannino Stoppani, non è una “tattica”, ma la risposta alla sua affermazione secondo cui “per evitare gravidanze indesiderate, di norma basta rimanere sobrie e non darla al primo bischero che si rimorchia al centro sociale”. Certamente un comportamento sessuale irresponsabile è alla base di molte gravidanze indesiderate, ma la sua affermazione non è valida in ogni caso. È scorretta sicuramente in caso di stupro, ma può essere scorretta anche in riferimento a un regolare matrimonio: come capita di desiderare un figlio e trovare difficoltà ad averlo, capita anche il contrario, cioè che una donna rimanga incinta pur avendo fatto uso dei metodi contraccettivi. Riguardo alle vittime di stupro, ritengo che meritino comprensione, non parole di condanna. Se una donna non vuole tenere il figlio di un essere indegno che ha abusato di lei (e io non lo terrei di sicuro), un Paese civilissimo come il nostro deve garantirle questa possibilità.
Nessuno, mi pare, ha osato asserire che il figlio concepito col primo che capita o in seguito a uno stupro, una donna se lo debba “tenere”.
Infatti io ho solo affermato che non mi pare il caso che un figlio non desiderato lo si debba ammazzare, visto che figli che non si vogliono tirar su li si può anche dare in adozione a gente più volenterosa o danarosa di noi (lo sapevi?!).
Non mi par fatica, dunque, ribadire che non c’è ragione al mondo, in un paese che si vuol definire “civile”, per cui una vittima di uno stupro si debba vendicare ammazzando un’altra vittima certamente più innocente di lei.
Insomma, cara Valentina, tirar fuori la storia dello stupro, in definitiva, anziché esser farloccamente patetica, dimostra solo l’aridità del cuore tipica degli omicidi stupidi.
Signor Giannino Stoppani, so benissimo che il figlio di una donna stuprata può essere dato in adozione. Ma per me prima del bambino viene la madre con il suo dramma e non mi sento di condannarla se non vuole portare avanti la gravidanza. Ci sono stati addirittura casi di bambine stuprate e rimaste incinte. Provi a immaginare cosa significa per una donna (e per una bambina) essere immobilizzata e dover subire le voglie di un porco. Come può la vittima riprendere a condurre una vita normale? Quella tragica esperienza non si cancella più, la vittima ne resta psicologicamente segnata per sempre. Non me la sento di dire sbrigativamente che se la vittima di uno stupro abortisce commette un “omicidio stupido” e dimostra la sua “aridità di cuore”. La questione non è così semplice. Io sono dalla parte di queste donne disgraziate e non me la sento di condannarle. E delle solite e stupidissime accuse di “aridità di cuore” (che oltretutto cominciano ad annoiarmi) non me ne frega assolutamente niente.
Non solo è inutile calcare la mano sui particolari e sullo stato psicologico della vittima di uno stupro, ma peggiora di gran lunga la plausibilità delle tue sgangherate argomentazioni propagandistiche vetero-pannella-boniniane, che ebbero presa ai tempi dei tempi solo perché allora praticamente non esistevano le ecografie.
Il nascituro che colpa ha delle pur turpi violenze subite dalla madre?
Nessuna!
Sarebbe ammissibile, secondo te, che io per rifarmi dal torto subito da parte di una persona, ad esempio, torturassi suo figlio?
Non sono un iniziato ai misteri della giustizia penale italiana, ma dubito che anche il più benevolo dei magistrati sarebbe disposto a concedere qualche attenuante a chi, pur essendo vittima di un delitto così odioso, uccidesse un innocente per vendetta.
Queste cose le fanno i mafiosi e i criminali coi parenti dei pentiti e non mi pare che la cosa sia degna del vivere civile.
Insomma, Valentina, più ti muovi e più sprofondi.
Io, fossi in te, passerei ad altro.
No, guardi, io non sprofondo affatto, sono ben salda nella mia posizione e ho pietà per le vittime di una barbarie come lo stupro. Ma su una cosa lei ha ragione: “fossi in lei, passerei ad altro”. Certamente, passo ad altro, nel senso che lascio perdere le persone insensibili e senza cuore come lei. Non vale proprio la pena di perderci altro tempo. La saluto, passo (ad altro) e chiudo.
Bah, la maggior parte delle gravidanze indesiderate si verifica in normali relazioni di coppia, non c’è necessità di frequentare centri sociali o discoteche perché si verifichi il malfunzionamento di un contraccettivo o l’impossibilità di usarlo.
Diciamo pure che fra chi frequenta i centri sociali il contraccettivo può non funzionare bene perché viene usato, in quanto è considerato del tutto normale l’esercizio della propria sessualità.
Abbiamo invece il caso degli oratori o dei gruppi ecclesiali… fortemente motivati, dove i desideri sono più o meno gli stessi ma non c’è accettazione personale e sociale della sessualità, ma a volte “si cede” all’improvviso. Poi si va dal prete il quale non ti consiglia un contraccettivo, ma ti invita a resistere, ed in effetti si resiste, fino alla prossima volta che si cede. E prima o poi l’incintamento arriva.
Diciamo pure che da quello che scrivete si fa fatica a considerarvi degni di far parte del consesso degli esseri umani.
Eppure io sono convinto che se la vostra cagnolina partorisce un cucciolo in più voi (giustamente!) non ci pensate nemmeno ad ammazzarlo come essere indesiderato.
La pietà per i vostri simili vi costa fatica?
Dai , Lucillo, ti rispondo io, che vedo che il più delle volte non ti considera nessuno !
Diciamo che ti sei presentato come se detenessi la verità del mondo, del passato, del presente e del futuro e invece ogni volta che intervieni ti scavi la fossa da solo !
Un intervento significativo ci riesci a farlo ?
Mi sembri peggio di una parrucchiera, senza offesa per le parrucchiere, eh, Giannino ? Sarà che le parrucchiere che conosco io non sono esattamente delle cime , e se è per questo neanche i parrucchieri, ma Lucillo si avvicina più alle parrucchiere.
Anche se, ad onor del vero, le parrucchiere sono più genuine e più consapevoli dei loro limiti, rispetto a Lucillo.
Mah, alla fine era meglio per te se sorvolavo anch’io: le banalità che sei solito scrivere si notavano di meno !
Banalità comunque in linea per il tuo orrore nei confronti dell’uomo che si fa delle domande, sia mai che ci si renda conto di esser venuti al mondo per qualcosa di più grande che la contemplazione del proprio ombelico, ad esser gentili !
Fiero dei nostri oratori e dei nostri movimenti, in cui luomo è luomo e, al massimo, incontra la misericordia di Cristo (e scusate se sembra poco).
E certo, queste multiple come Filomena, Elena, Lena ( un po’ di fantasia nei nick multipli, no, eh ?? ) sprizzano gioia da tutti i pori !
Un ridere, ma un ridere…per non parlare dell’ignoranza scientifica, proprio crassa !
Care Ene ,vi consiglio un libro delle medie, lì spiegano la differenza tra un organo e una nuovo essere umano, unico ed irripetibile, che prima non c’era e ora c’è.
Basta un libro delle medie, non mi azzardo a consigliarvi un testo delle superiori, ma vi assicuro che è già sufficiente un testo delle medie..studiate..’gnoranti ! 🙂
Certo che se tua madre, Elena , non si annientava e automacellava per te, ora non eri qui a cianciare !
A me non risulta che mia madre volesse abortire la gravidanza da cui sono derivata, si tr attava di una gravidanza voluta e bene accetta. In caso contrario se avesse abortito non vedo che male avrei potuto avere dal non iniziare mai ad esistere visto che l’esistenza (vita cosciente) e la condizione necessaria per dolersi di qualcosa.
Bè, cara Ena multipla numero 3, non ti ha fatto un bell’effetto il pensiero di tua madre che si automacella per te , vero?
Curiosamente, poi, questa faccenda che se tu ci sei o non ci sei è esattamente la stessa cosa, , espressa proprio come l’hai espressa tu, la tirò fuori l’Ena multipla numero 1, FilomEna, tempo fa, curiosamente .
E comunque se tua madre ti abortiva tu non c’eri, altro che storie.
Capisco anche che chi la pensa come te dia un valore zero alla sua vita e a quella degli altri.
( hai ma visto i video in cui i bambini che stanno per essere uccisi nel ventre materno si ritraggono con terrore ? e lo smembramento che subiscono ? ma, tanto, tu sarai di quelle che si girano dall’altra parte, che te frega a te , che manco sai la differenza tra una cellula del corpo e un nuovo essere umano che inizia la vita, ignorante di un’ignorante, oscurantista e ottusa che non sei altro , vergognati , ma vergognati nel profondo del tuo essere, parassita )
Cara Ena numero 3, ma poi, ma come parli ! Abortire una gravidanza ?? Abortire la gravidanza da cui sei “derivata ” ? Hai scritto proprio così, che sei “derivata ” da una gravidanza non abortita ! Ma ce l’hai la licenza elementare ?
E tutta questa cattiveria da dove ti deriva ?
Anche la Ena numero 1 non potrebbe mai smentire che ti presenti con carico di cattiveria, oltre che di ignoranza, decisamente notevole.
Ogni Ena la sua sfaccettatura di disumanità !
A te , Ena numero 3, è toccato il peggio del peggio !
L’esistenza equivale alla vita cosciente ? Maahhh, e chi decide quando una vita è cosciente ? Penso per esempio ai molti esempi di gente in coma irreversibile (secondo i medici) che poi si sono invece risvegliati….. questi secondo i tuoi parametri avrebbero dovuto essere quindi eliminati (eutanasia) ?
Ma come !!, ti metti a piagnucolare?, ti ricordo quello che hai scritto :
“….Le manifestazioni di piazza dove le persone gridano i loro slogan e le loro idee sono una richiesta di dialogo, di discussione con la parte antagonista e per questo sono democratiche. Anche manifestazioni con slogan forti e molto critici portano una carica democratica di discussione….”
Ti stracci le vesti perchè le sentinelle stanno zitte e non rispondono alle provocazioni e ti metti a fare la vittima perchè invece qui qualcuno ti risponde come tu stessa auspichi?
Tsk, tsk su un po’ di coerenza……..
Non concordo con chi ritiene civile e democratico il modo di manifestare delle sentinelle. Certo, non disturbano la quiete pubblica, non sporcano, non danneggiano nulla, non insultano. Ma la democrazia e il bon ton non sono la stessa cosa. La democrazia è fatta di dialogo e confronto. Le manifestazioni di piazza dove le persone gridano i loro slogan e le loro idee sono una richiesta di dialogo, di discussione con la parte antagonista e per questo sono democratiche. Anche manifestazioni con slogan forti e molto critici portano una carica democratica di discussione attraverso, magari, lo strumento dello scontro pacifico di idee.
La modalità delle sentinelle invece non appoggia il dialogo. Già il fatto che abbiano scelto la definizione di “sentinelle” la dice lunga. Non dobbiamo dimenticare, infatti, l’origine militare e guerresca di questo termine che indica chi sta a sorvegliare affinché il nemico non attacchi o non si intrufoli nel territorio d’appartenenza. La sentinella non discute, non dialoga, ma difende da un “altro” che è visto come nemico, come negativo e non come un possibile interlocutore. E in questo non ci trovo nulla di democratico. E come sentinelle se ne stanno fermi, in piedi, chiusi nel silenzio, sottolineando, con l’essere immersi in lettura, la mancanza totale di disponibilità al dialogo. Del resto sono loro stessi a dirlo. Ecco cosa sta scritto sul segnalibro propagandistico che alcuni loro incaricati distribuiscono alle manifestazioni: vegliamo in piedi nelle piazze per un’ora, in silenzio, a due metri di distanza l’uno dall’altro, leggendo un libro, in segno della formazione costante di cui tutti abbiamo bisogno. Non rispondiamo alle domande – per le quali è a disposizione un portavoce – e non reagiamo ad eventuali provocazioni.
Il semplice fatto che una come Filomena, anti-democratica fino al midollo , prevaricatrice dei diritti altrui, tristemente attenta solo al suo triste ombelico, totalitarista nell’animo, sia contraria la modo di manifestare delle sentinelle è estremamente positivo.
Non entro nel merito, perché le assurdità che ha scritto si commentano da sole.. e anche perché non ho tempo !
Forza sentinelle ! Vegliate per noi, come le sentinelle che salvavano il castello e tutti i suoi abitanti !
Ragionamento vizioso.
Entrambi i modi di manifestare sono fatti per “manifestare” la propria idea ed eventualmente dialogare in un’altra istanza.
Onestamente non mi sembra che i cortei in cui si urlano slogan siano luoghi di dialogo ma di espressione di un idea, legittimi come le manif a condizione che non degenirino in violenza.
Distinguere come fai tu tra i due modi è soltanto il risultato di un pregiudizio sulle idee.
SALMO 129 Dal profondo a te grido
Egli salverà il suo popolo dai suoi peccati (Mt 1, 21).
Dal profondo a te grido, o Signore; *
Signore, ascolta la mia voce.
Siano i tuoi orecchi attenti *
alla voce della mia preghiera.
Io spero nel Signore, *
l’anima mia spera nella sua parola.
L’anima mia attende il Signore *
più che le sentinelle l’aurora.
…..
2^ Antifona
Più che la sentinella il mattino,
l’anima mia attende il Signore.
Filomè@
questo è il senso delle sentinelle. Nessun esercito, nessun armamento, nessuna chiusura, è l’attesa piena di fiducia della Luce che fende le tenebre.
E’ il sospiro dell’anima, di tutte le anime se accettano per un momento di allontanarsi dal rumoreggiare del mondo per porre ascolto a quella Voce che le chiama nei bagliori dell’alba.
Ok questa è una tua interpretazione ma le sentinelle nei loro volantini che personalmente ho visto distribuire nella mia città, si definiscono aconfessionali. Quindi anche l’interpretazione opposta più di trincea potrebbe valere per altre sentinelle.
dire che un feto non è un essere umano e di conseguenza lo si può eliminare ed è giusto che vi sia una legge in tal senso è di una mostruosità pari o maggiore di quello che praticavano i nazisti, solo che questi lo facevano di nascosto perchè ne percepivano il male, voi invece lo predicate alla luce del sole e ne portate vanto. E poichè non ascoltate neanche ciò che la “scienza” da voi osannata dice che i feti sono persone dall’istante del concepimento, ne consegue che il vostro atteggiamento è ipocrita e completamente in malafede. Voi volete solo far prevalere la vostra ideologia malata passando sopra il cadavere di milioni di esseri umani assassinati. QUindi le persone come te, Filomena, fanno ribrezzo o schifo, scegli a piacere
Non mi risulta che la scienza abbia mai dato una definizione di persona, e direi meno male.
Il sangue prodotto da corpo umano è umano, ma non è una persona (eppure ha un completo genoma individuo umano unico e irripetibile), una qualsiasi tessuto che si produce da cellule di corpo umano è umano, ma non è una persona; perché l’embrione, che è il prodotto di due cellule di corpo umano, solo per via del fatto che ha genoma umano dovrebbe essere persona? Perché questo genoma è diverso da quello dei due gameti che si sono fusi? Basta questo per fare una persona, la novità del genoma (di specie umana)?
Non è forse meglio dire che un embrione umano non è che soltanto un materiale biologico precursore del corpo e poi del cervello umano, e che solo quando ci saranno quel corpo e quel cervello in piena funzionalità, almeno nel livello basico, si potrà dire esistente una persona?
“…perché l’embrione, che è il prodotto di due cellule di corpo umano, solo per via del fatto che ha genoma umano dovrebbe essere persona?”
Sì, certamente.
Perché il sangue resta sangue.
L’embrione diventa un essere umano.
Lo so che è difficile da capire, ma se ti sforzi ci arrivi.
all’atto del concepimento l’embrione viene avvolto dalla sua anima ed è questo che lo rende persona da subito, la sua anima presiede alla vita corporea che cessa nel momento dell’abbandono dal corpo. ( in questo connubio vi è la collaborazione tra dio e l’uomo)
E’ evidente che se distruggi l’embrione distruggi una persona che ha già la sua anima il suo essenziale e il suo corpo deve poter crescere, svilupparsi.
questa società di dispersi ha voluto cancellare il padre, ora anche la madre infatti diventa un surrogato. hanno voluto cancellare una figura importantissima e hanno deresponsabilizzato il gesto d’amore riducendo il corpo della donna a oggetto di piacere accettato e voluto dalle femministe come gesto di libertà, finita libertà in quanto avulsa dalla verità.
La legge 194 non cancella i più di 100.000 assassini fatti ogni anno, è diventata uno strumento di controllo delle nascite quello che non voleva essere.
Oggi bisogna aggiungere i moltissimi embrioni che vengono distrutti per far attecchire uno impianto.
Autodeterminazione della persona sbandierata come libertà ha prodotto morte e dolore: aborto, divorzio a cui aggiungere l’ideologia gender che distruggerà molto della persona riducendola al ciò che vuole alla sua sfera sessuale, peggio delle bestie
@filomena
Una democrazia può esistere solo laddove nessuno si arroga il diritto di dare patenti di “democraticità” agli altri.
Chiunque ha diritto a manifestare, purché senza aggredire. Su questo siamo d’accordo. Se ne ricordi, Filomena, quando sfila il Gay Pride. E non dimentichi che le Sentinelle In Piedi vengono provocate, insultate, sputacchiate, spintonate da gente che né lei né altri, mi auguro, vorrà difendere, malgrado le ragioni (sbagliate) che trova per ritenerle intolleranti, ancorché non violente; o violente, ancorché pacificamente; insomma, sempre qualche scusa per dare addosso a gente che non importuna nessuno e esercita un diritto, in fondo garantito dalla Costituzione, c’è chi lo procura a chi insulta, aggredisce, provoca.
Perché la differenza vera fra i militanti anti-Sentinelle In Piedi e certi sindaci è che le Sentinelle In Piedi non vanno mai a disturbare o provocare le manifestazioni altrui.
E il diritto a manifestare trova un limite propriamente nel fatto che c’è chi vuole (contro)manifestare per negare agli altri il diritto di manifestare. Non è la stessa cosa.
A integrazione del post di cui sopra: “Perché la differenza vera fra le Sentinelle In Piedi, da un lato e i militanti anti-Sentinelle In Piedi e certi sindaci, dall’altro, è che….” Mi scusino.
Quello che sta accadendo adesso con la “teoria” (???) del gender è una violenza contro la volontà della maggioranza delle persone e questo non ha niente di democratico.
Simone
@Filo
Non ti sei mai chiesta perché fanno parlare solo il portavoce?
Non è questione di democrazia o di (mancanza di) dialogo: ti immagini le risate se mandassero in televisione le risposte date da molte delle persone che qui si dichiarano pro-sentinelle?
Fa ridere di più chi, democratico privo di senso del ridicolo, trova giustificazioni a gente che, priva del senso dell’umorismo, si diverte di più a insultare, provocare, cercare la rissa con le Sentinelle In Piedi. I cui portavoce sono censurati dalle televisioni perché ordini dall’alto impongono il Pensiero Unico a reti unificate.
Ma ti immagini le risate se mandassero in televisione i “pensieri” che scrive lucillo (non ti sei mai chiesto perchè è un affezionato dei multi nick?)???
Alla radio no perchè provocherebbe incidenti a catena, vista l’ilarità incontenibile che coglierebbe chi è al volante!!!
@ Filomena
In democrazia anche un eventuale non dialogo, come l’astensione dal voto, costituisco espressioni di democratiche perché possono essere preludio di nuove posizioni politiche. Non è democratico invece preferire imposizioni dall’alto (quello burocratico europeo ,,, per esempio) invece che le istanze del popolo. Tu sei antidemocratica.
Ps – cerco un tuo vecchio post dove invitavi a non dialogare … Vediamo se la mia memoria e’ buona
A Milano domenica 5 ottobre ore 11 in piazza 25 aprile Sentinelle in Piedi, la testimonianza combattiva continua. Grazie anche ai vescovi che non dormono.
Non sarà la “manif”, comunque sabato 25 ottobre a Milano c’ è una manifestazione contro la legge 194, la “madre” di tutte le porcherie disumane. Legge che legalizza l’ aborto (cioè l’ omicidio) e lo fa pagare a tutti i contribuenti.
Iniziativa del “comitato no194”.
Partecipate numerosi! Ritrovo ore 15 p.le Cadorna Milano.
@Signorino/Signor Angelo
Di fronte alla disumanità del considerare le donne strumento per incrementare la natalità e la “conservazione della stirpe”, lei fa propaganda per alcune persone che hanno un interesse malato per gli embrioni e si riuniscono davanti agli ospedali “abortisti” per pregare. Pensi alla donna che quel giorno si recherà in ospedale per un’interruzione volontaria di gravidanza e incontrerà il militante e la militante per la vita che pregano in riparazione della sua “colpa”, pensi alla donna che si recherà in consultorio per esercitare un suo sacrosanto diritto e incapperà nel banchetto raccolta firme per il riconoscimento della vita sin dal concepimento voluto da una consigliera di pari opportunità, una donna che dovrebbe difendere i diritti delle donne non quelli degli embrioni
E poi dicono che le donne hanno la sindrome post-aborto. E io ci credo che ce l’hanno. L’hanno creata loro, perché se non possono permettere ad una donna di non abortire faranno di tutto per farla sentire in colpa, per farla sentire un’assassina, una madre snaturata, quella a cui manca qualcosa che chiamano istinto materno che se non ce l’hai sei brutta e cattiva. Questa associazione che proporrebbe la “civilizzazione” di chi privilegia il diritto e la salute delle donne porta il fantasioso nome di no194 e sta cercando di proporre per l’ennesima volta un referendum abrogativo.
Dal volutamente intricato testo che propongono in relazione al referendum, viene fuori in sostanza che loro siccome sono molto intelligenti pensano di dare prima qualche colpetto alla 194, ad esempio rendendo necessario anche il consenso del padre, per poi demolire del tutto la 194. Da richieste minimali alla richiesta massimale dell’abrogazione. In pratica l’obiettivo è quello del ritorno all’aborto con ferri e prezzemolo, del ritorno alle donne morte per aborti fai da te, ah e naturalmente anche quello di salvare tanti embrioni. Perché le donne sono incubatrici, interessa il contenuto delle loro pance che va privilegiato rispetto a se stesse, perché questo è il destino delle donne, ciò che la natura ha deciso per loro. “Tu donna, partorirai con dolore”
La scelta di abortire invece è delle donne e il tentativo di colpevolizzarle perché giustamente pensano prima di tutto a se stesse, è una delle più subdole forme di violenza, molto peggio di quella presunta nei confronti di una cellula fecondato che persona non è.
Mons. GALANTINO non avrebbe saputo esprimersi meglio.
@filomena
Quindi nel caso in cui una società rurale decidesse di eliminare le “cellule fecondate” di sesso femminile perché nei campi servono braccia maschili, tu datati d’accordo o prenderesti le difese dell’embrione femminile?
Vedremo cosa uscirà dal Sinodo ma non mi aspetto cambi di dottrina (e su questo anche Francesco è stato piuttosto chiaro). Più probabile invece la modifica di alcune prassi che aiutino le persone a vivere meglio la dottrina come un aiuto e non come un divieto…
Altro intervento fatto a nuora perché suocera intenda.
Sarà molto interessante seguire bene il prossimo sinodo.
Cosa ci dirà di nuovo il sinodo?
La Dottrina non cambia e se il papa dovesse contraddirla, il peccato per chi si comunica rimane. anzi commette sacrilegio.
Non dimentichiamoci che non è il papa a stabilire se un gesto è peccaminoso o meno ma il Vangelo.
vedi articolo principale a firma laura borselli e commento
e comunque: poi, nell’improbabile caso, sarai tu a stabilire che il papa ha contraddetto la dottrina?
Perchè tu non saresti in grado di farlo?
Guarda che papa Francesco non è una cima in vari campi: teologici, biblici etcc…
Non sarà una cima, ma lo Spirito Santo che lo ha eletto ci vede e sente benissimo.
Secondo te ha ascoltato lo S. Santo quando ha detto che Dio non è cattolico? o che S. Paolo si vantava dei suoi ” peccati”?
“Per me una conferma della divinità della fede viene dal fatto che sopravvive a qualche milione di omelie ogni domenica” disse J. Ratzinger quando era “ancora” cardinale.
Basta aggiungere certe frasi dette “a braccio” dal Santo Padre alle tante brutte omelie domenicali per non dubitare oltre dell’opera dello Spirito Santo.
Al di la dello spirito santo e delle sue incursioni nella testa di papi e vescovi, è davvero divertente osservare chi, da cattolico, opera “distinzioni preventive” sulle parole del papa.
Capisco Scola che papa non lo è diventato (per fortuna! o forse per intervento dello spirito santo): ha posizioni molto discutibili, ed anche se ogni tanto fa il furbetto in realtà si muove come un elefante in una cristalleria… però ha cultura e ruolo per dire qualcosa.
Ma trovare le esagesi di Antony, Yoyo, GiòStop! State diventando cattolici del dissenso?
Io non sono sicuro che tu mi abbia tirato in causa, visto che il il tuo asfittico senso dell’umorismo, una volta messo alla prova per cercare qualcosa di vagamente divertente per prendere per il sellino il sottoscritto, ha saputo esalare solo un misero “GiòStop”(?): si sa, ognuno tira il calcio che può… Comunque non ho problemi a replicarti che se è ben vero che rispetto al Papa, a Scola e ad una immensa moltitudine di altri, come cattolico e come uomo di cultura non valgo una beata mazza, è pur vero che io, almeno, non sono tanto asino da scrivere “spirito santo” con le iniziali minuscole, a meno che, invece di un nome proprio di persona (la terza della Trinità) non mi voglia riferire a una qualche sorta di centerbe che si vende in una farmacia di un monastero.
Val la pena inoltre farti notare, che non è certo da ieri che i cattolici prendono le distanze da quello che dicono e che fanno certi papi visto che non son certo loro i veri capi della Chiesa.
spirito santo minuscolo in quanto mi vien difficile figurarlo e raffigurarlo come persona… la stessa discesa nel vangelo – unica manifestazione visibile, se ben ricordo – avviene con una fiammella: sa più di una forma di energia.
In ogni caso: se anche metti Spirito Santo il discorso non cambia.
Sul prendere le distanze dai papi: se c’è qualcuno che sta prendendo le distanze da questo papa, potrebbe essere un po’ più esplicito e dire bene su che cosa e perché?
Il fatto che tu creda o non creda con la grammatica non c’entra un accidente di niente, quindi tieni presente la tua di asineria prima di pensare a quella degli altri.
Il papa è infallibile quando parla “ex cathedra”, non quando “twitta”, quindi prendere le distanze, persino sul piano teologico, è lecito da parte di ogni cattolico.
Alcuni dei più grandi santi della cristianità sono tali anche perché non risparmiarono sferzate ai papi.
Quanto a spiegare il perché e per come si prendono le distanze mi pare che la cosa tocchi a te, che per primo hai parlato di “distinzioni preventive”.
Io da cattolico obvedisco al Papa chiunque esso sia, perché lo donail Signore, non perché mi piaccia o meno ciò che dice. E prego che voi laicisti abbiate una grossa delusione.
Cara Valentina,
forse formalmente non è immediatamente una forma di schiavitù ma la schiavitù diventerà una conseguenza automatica della compresenza di qs aberrazioni e la diseguaglianza sociale.
Un po’ come la prostituzione che in teoria è una aberrazione ma non necessariamente una schiavitù ma nei fatti è quasi sempre accompagnata da forme (più o meno violente) di sfruttamento e quindi di schiavitù.
Non condivido l’idea secondo cui “fecondazione eterologa e utero in affitto sono la schiavitù moderna”. Fecondazione eterologa e utero in affitto sono due “aberrazioni” moderne, sono “mostruosità” moderne, ma non “schiavitù”. Si è schiavi quando si è costretti ad agire contro la propria volontà perché costretti da un padrone più forte: un tempo c’erano uomini schiavi di altri uomini, oggi si può essere schiavi, per esempio, della droga, un padrone fortissimo che crea dipendenza e da cui è difficile liberarsi. Ma nessuna donna è costretta a sottoporsi alla fecondazione eterologa o ad “affittare” il suo utero, se non lo vuole. Queste sono “porcherie” dell’era moderna, ma chiamarle “schiavitù” non è assolutamente corretto.
E i figli nati da queste aberrazioni non li consideri? Non sono forse schiavi?
e i figli nati da uno stupro, magari da una donna che voleva disperatamente abortire e a cui è stato vietato dalla legge e dalle autorità, come li consideri? i figli della schiava (= donna forzata alla continuazione della gravidanza contro ogni suo interesse e volontà) sono anch’essi schiavi…
No, sono le schiavitù indotte dalle mode che, come una droga, convincono la gente ad agire in maniera aberrante. Cosa c’è di più aberrante che poter avere un figlio naturalmente è distruggere 10, 20 o chissà quanti embrioni per averlo ” su misura”. Eppure è’ all’ordine del giorno.
tu chiamale se vuoi aberrazioni…
Lei come preferisce chiamarle? A me fa schifo anche solo l’idea della fecondazione eterologa e dell’utero in affitto, per me sono assolutamente impensabili e non capisco come certe donne possano prenderle in considerazione. La fecondazione eterologa e l’utero in affitto per me sono aberrazioni, porcherie, mostruosità. Mi fanno veramente schifo.
chi cerca la droga poi rimane schiavo della droga. chi cerca la disumanità poi rimane schiavo di essa. Mi sembra semplice Valentina, ma forse a te queste “porcherie” piacciono perchè nascono dal tuo mondo di riferimento, ovvero la sinistra
No, Signor Giuliano, a me queste porcherie NON piacciono.
Ci sono donne povere che la prendono in considerazione per bisogno (quindi costretti) di soldi. Chi affitta per comodità può avere un figlio a rischio zero (c’è stata una propaganda che pone la gravidanza quasi come una “malattia”). Si dice che riguarda le coppie sterili, dubito che accettato il principio si possa arginare il fenomeno a chiacchiere. E’ una nuova schiavitù !