
Scola arriva in regione Lombardia, i grillini lasciano l’aula. Bello «confrontarsi» barricati in ufficio

Sono stati di parola i nove consiglieri del Movimento 5 Stelle. E quando questa mattina l’arcivescovo di Milano Angelo Scola è entrato nell’aula del consiglio regionale lombardo per la sua lezione sul “Nuovo Umanesimo” (qui alcuni passaggi), gli eletti pentastellati si sono alzati dai loro scranni e sono sgattaiolati fuori dalla sala, mentre i colleghi si sono alzati in piedi ad applaudire l’arrivo del prelato. La protesta dei grillini si è quindi svolta come avevano annunciato. Solo alla fine della mattinata sono rientrati in sala per andare a porgere il loro saluto al cardinale, con un gesto che, invece era tutt’altro che previsto.
TUTTO COME ANNUNCIATO. I nove consiglieri una volta usciti si sono legati al braccio un bavaglio bianco, segno della protesta che sta interessando i loro compagni di partito in parlamento. Il motivo della loro uscita, avevano spiegato nei giorni scorsi, era protestare contro l’invito che il presidente del consiglio regionale Raffaele Cattaneo aveva rivolto al cardinale: non ammettevano che venisse offerto spazio all’uscita pubblica di un religioso nelle sale di quella che, dicono, dovrebbe essere un’istituzione laica. E le parole con cui il presidente dell’assemblea ha aperto il suo saluto a Scola erano proprio indirizzate, in maniera elegante, alla protesta dei 5 Stelle: «Mi è ben chiaro qual è la distinzione di compiti e di responsabilità che ciascuno di noi deve svolgere nella piena autonomia delle rispettive sfere. È ben chiaro a tutti noi che questa assemblea legislativa, che tra poco ascolterà la sua parola, è una istituzione laica e nessuno rincorre confessionalismi fuori luogo e fuori tempo. Voglio tranquillizzare a questo riguardo i colleghi che hanno sollevato preoccupazioni infondate». E ha proseguito: «La vera laicità, a differenza del laicismo che ne rappresenta l’involuzione regressiva sul piano culturale e politico, è aperta all’ascolto della parola e del contributo di chiunque».
L’INCONTRO DOPO LA LEZIONE. Fuori programma è stato invece quanto accaduto al rientro dei nove consiglieri del Movimento 5 Stelle in aula, una volta che Scola ha terminato la sua lezione. Prima si sono fermati davanti alle telecamere e ai fotografi per posare coi segni della loro protesta. Poi, però si sono messi in fila anche loro per salutare l’arcivescovo, assieme agli altri membri del consiglio. Forse è stato un gesto di riconoscimento dell’autorità del cardinale, forse un modo per ringraziarlo per la lezione equilibrata e di spessore che ha saputo offrire, o forse semplice educazione.
«Gli abbiamo detto che lo abbiamo ascoltato dal nostro ufficio», è quanto riferisce Paola Macchi, portavoce del gruppo: già nei giorni scorsi avevano spiegato che la loro non era semplice rivalità nei confronti della Chiesa, ma soltanto un’iniziativa per ribadire il valore della laicità dello Stato. Per questo hanno comunque seguito a loro modo l’evento. «Noi non siamo contro la Chiesa, la rispettiamo come rispettiamo tutte le religioni, ma ci teniamo che venga salvaguardato un luogo come questo in uno Stato laico». Scola ha ascoltato le loro parole, rispondendo in maniera cordiale a quanto gli veniva chiesto. Chiude la Macchi: «Ci ha ringraziato molto perché siamo andati a parlargli di persona e a spiegargli le nostre posizioni. Noi siamo sempre disposti a confrontarci in maniera civile». Barricati in ufficio, ovviamente.
Articoli correlati
37 commenti
I commenti sono chiusi.
I commenti sono aperti solo per gli utenti registrati. Abbonati subito per commentare!
Tempi ironizza sui grillini che non si sono “confrontati” con il Cardinale.
Forse mi sbaglio ma ci si confronta non ascoltando un discorso ma partecipando ad un dibattito. Il Cardinale ha tenuto un discorso e non è stato aperto nessun dibattito, quindi di quale “confronto” state parlando?
Ognuno e libero di fare
la sua scelta. L ingnorantità
e il peccato peggiore Dell Essere
Umano. Nel vangelo ci sono molti
Altri tipi di personaggi perversi come
Esempio ERODE.
EVVAI i grillini non si smentiscono mai. leggete alcuni passaggi del discorso del Cardinale, parole che trovano un’ampio riscontro nell’attualità. Leggete non fermatevi a ciò che dicono i grillini e magari gli andate dietro come pecore appoggiando ogni singola parola che esce dalla loro bocca.
anche gli stessi grillini, non seguite pedissequamente ciò che dice grillo sul suo blog, certo se leggete solo quello è ovvio che pensiate che sia verità assoluta, leggete 7 – 8 giornali diversi ogni giorno e guardate come è trattato lo stesso argomento e poi traete le vostre conclusioni.
Un saluto a tutti 😀
La Chiesa Cattolica e basata sul vangelo anche quando incontravano Gesu Gli INDEMONIATI scappavano.E i FARISEI lo cacciavano. SCEGLIETE VOI a quale di questi due personaggi fate parte.
Siamo tutti farisei….
Filomena quale nick usavi in precedenza o forse contemporanea su ste pagine…?
Sempre e solo filomena
Te posso fa naltra domanda?
Perché te piace venì a fa polemica?
..E per favo non attacà la lagna della libbera espressione!
Grazie
Perché siete talmente fuori dalla realtà che non si può prendervi sul serio.
Cioè ce stai addi che vieni qua a cazzeggiare??
Un altro punto in comune con Luca..
gratta gratta e scoprimo che:
fai pure te la ricercatrice,
tieni due lauree,
sei benestante,
non sai un ca*zo de storia,
te vedi e legi e magni solo robba che schifi
E che 3 post su 4 te son censurati…
Pietoso
@Filomena. sono talmente tanto aperti al confronto che qui, se non la pensi come loro, subito ti tacciano di multinick, clonano il nome come hanno fatto con me e insultano. Entrando nel merito dell’articolo, anch’io la penso come te: massimo rispetto per la religione e per i credenti, ma non dovrebbero invadere le istituzioni laiche, anche perché la società è composta anche da persone di diverso credo religioso: buddisti, islamici e atei ecc..
Qui sono talmente aperti che tutti possono scrivere (magari non bestemmiare neh?), e quindi “clonare” un nome lo potrebbe fare anche mio figlio di 5 anni.
(l’hanno fatto anche a me, ovvio)
Quando il Dalai Lama ha parlato al Comune di Milano vi siete indignati tanto?
No.
1. tanto per cominciare il Dalai Lama è un Nobel per la Pace.
2. è un ospite straniero ed è giusto accoglierlo perché siamo persone civili.
3. non è nelle intenzioni del Dalai Lama interferire con la politica italiana. (qualora lo facesse: fuori dalle palle)
Sento il rumore degli specchi…
Sai Filomena, siccome voi che avete conferito il cervello all’ammasso ragionate tutti allo stesso modo, ricorrendo alle stesse due o tre argomentazioni ed esprimendole sempre coi soliti due o tre slogan imparati a pappagallo, allora chi tra noi è ottimista pensa ci sia un somaro solo con tanti nickname, mentre chi è pessimista pensa che il mondo sia pieno di somari.
Chi avrà ragione? Ai posteri l’ardua sentenza.
viva che preferiresti? stare a dirvi tra di voi che uomini buoni e santi che siete? o avere noi che vi diciamo che c’è chi non la pensa come voi?
cmq, io di questa storia ne so poco, e posso dire che l’unica cosa che mi da fastidio è che sono sempre loro a venire a fare lezioni a noi e mai il contrario… anche nei corsi di catechesi che ho fatto, stavamo sempre e solo ad ascoltare. in tutto l’ambaran cattolico non esiste un vero momento dedicato al dialogo… per voi il dialogo è un prete che parla e voi che ascoltate… certo che così il confronto…
Luchino non passà ala versione “Erfintotonto”.
Cte leggi Tempi, te leggi ke tante esperienze di Chiesa in dialogolo e te metti a parla sempre e solo dellesperienza tua (confutabbille solo da te) generalizzandola??
Sai cche te servirebbe ad aprirte le vedute?
Leggiti “la vita di Don Giussani” di Savorana, Rizzoli 25 euri.
So 1300 pp ma se scrivi un po meno qqua en du settimane ja fai!!
Ripeto che mi sfugge il motivo per il quale in uno Stato laico e non teocratico rappresentanti del clero debbano essere invitati a parlare in sedi istituzionali, nelle quali dovrebbe essere rappresentata l’Italia tutta, non solo quella cattolica e filoclericale. Chi vuole ascoltare le “lezioni” del cardinale puo’ farlo dove e quando vuole, senza alcuna limitazione della propria liberta’ di culto, le occasioni non mancano certo ma non sarebbe meglio se la Regione Lombardia spendesse le ore di lavoro dei consiglieri regionali per affrontare e risolvere i problemi dei cittadini invece di essere pagati (con soldi pubblici) per ascolare le prediche del potente cardinalone di turno? Infine, scusate, ma trovo semplicemente grottesco che espoinenti del clero vadano in giro a spiegare al resto del mondo che cosa sia “la vera laicità”…
Bifocale, se il motivo ti sfugge… rincorrilo!
Grottesco è ciò che scrivi: come se il Papa non potesse parlare di matrimonio perché non è sposato o parlare di figli perché non ne ha……ti consiglio di iniziare a pensare e giudicare con la tua testa e non elencando una serie di luoghi comuni…..è molto più divertente sai?
In effetti la chiesa anche questa volta ha perso una buona occasione per tacere e stare fuori dalle istituzioni laiche. Chi vuole sentire la morale cattolica si può accomodare in chiesa
Ecco il punto: la morale Cattolica. Eppure, se rendessimo a Dio ciò che è di Dio, il mondo sarebbe un posto migliore. Lasciamo pure a Cesare ciò che alla fine chiede: il denaro, (di chi è l’immagine sul denaro?) ma diamo a Dio il primo posto nella nostra vita: allora il mondo cambia. Il mondo e chi appartiene al mondo, invece, ama Cesare (con il suo potere) e rifiuta Dio. Nella nostra epoca questo si chiama laicità.
Gli mandarono però alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nel discorso. E venuti, quelli gli dissero: «Maestro, sappiamo che sei veritiero e non ti curi di nessuno; infatti non guardi in faccia agli uomini, ma secondo verità insegni la via di Dio. È lecito o no dare il tributo a Cesare? Lo dobbiamo dare o no?». Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse: «Perché mi tentate? Portatemi un denaro perché io lo veda». Ed essi glielo portarono. Allora disse loro: «Di chi è questa immagine e l’iscrizione?». Gli risposero: «Di Cesare». Gesù disse loro: «Rendete a Cesare ciò che è di Cesare e a Dio ciò che è di Dio». E rimasero ammirati di lui.
Filomena anche chi vuole ascoltare la morale “laica” può farlo partecipando alle sedute delle logge del Grande Oriente o chiedendo asilo presso la redazione di Repubblica o MicroMega. La differenza del cristianesimo sta proprio nella disponibilità a dialogare con tutti senza pregiudizi e nel dovere di testimoniare pubblicamente la propria fede. Capisco che a qualcuno roda il fegato, ma la laicità e’ basata sul rispetto reciproco, anche delle diverse religioni che abitano lo spazio sociale. Altrimenti con lo stesso criterio dovremmo invitare la Lunacek a parlare solo negli Arcigay o al Muccassassina. Anche perché di vaccate ne spara parecchie.
O Vecchioni a parlare dei gay nei vostri circoli e non a scuola !!!
che arroganza