Scola andrà al Pirellone, anche se il M5S non vuole. Cattaneo: «Cercano solo visibilità»

Di Emmanuele Michela
20 Novembre 2013
Intervista al presidente del Consiglio regionale: «L'obiezione dei grillini è incomprensibile. Qui ha parlato pure il Dalai Lama. Perché l'arcivescovo no?»

«Se devo essere sincero, mi sembra che l’obiezione del Movimento 5 Stelle all’incontro con Scola sia solo frutto di miopia. Oppure una forma per guadagnare visibilità». Non trova altre ragioni il presidente del Consiglio regionale lombardo Raffaele Cattaneo per spiegare a tempi.it il no dei grillini alla visita dell’arcivescovo di Milano al Pirellone, in programma il prossimo 17 dicembre. L’idea di invitare il cardinale è di Cattaneo, che già tempo fa l’aveva fatta presente tanto all’Ufficio di presidenza quanto ai capigruppo degli altri partiti, compreso il Movimento 5 Stelle, ricevendo condivisione e appoggio.

«E SE AVESSIMO INVITATO L’IMAM?». Lunedì invece, dopo che il presidente ha annunciato a tutto il Consiglio la data dell’incontro, ecco la reazione a sorpresa dei grillini: la portavoce dei pentastellati Paola Macchi ha comunicato la contrarietà del suo gruppo all’arrivo di Scola. «In uno Stato laico le istituzioni devono mantenere un profilo aconfessionale», ha detto. «Vorremmo dedicare tutto il tempo utile per quello per cui siamo stati eletti, e cioè governare», anticipando così che i grillini avrebbero chiesto di spostare data e luogo dell’incontro con Scola. Ma Cattaneo non ne vuole proprio sapere: «La loro è una voce isolata, gli altri partiti sono tutti a favore». Il presidente ricorda che al Pirellone è stato concesso di parlare a persone della più varia origine culturale, anche a leader religiosi di altre confessioni, come il Dalai Lama: «Quando capitò proprio l’incontro col Dalai Lama, nessuno disse nulla. Ci mancherebbe ora che dovessimo annullare l’incontro con Scola. Anzi, rilancio: se avessimo invitato l’imam della comunità islamica di Milano non credo le polemiche sarebbero state le stesse. Perché di fondo sta qui la ragione: c’è un sottile pensiero anti-cristiano».

L’ARCIVESCOVO E LA LOMBARDIA. La chiusura del Movimento 5 Stelle appare ancor più ideologica se si pensa che mai un arcivescovo di Milano è stato ospite nelle aule della Regione Lombardia, sebbene non serva ricorrere ai libri di storia per comprendere quale legame ci possa essere tra questa figura e il territorio. L’invito a Scola era stato recapitato dallo stesso Cattaneo: «Lo avevo incontrato appena dopo l’elezione al consiglio regionale per una visita di cortesia: volevo chiedere ad una personalità come lui un contributo alla riflessione su come servire il bene comune. Non è soltanto una figura religiosa, ma anche un uomo dall’alto spessore intellettuale, come testimoniano tanti suoi interventi sulla laicità e nuovo umanesimo».

@LeleMichela

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2 commenti

  1. Piero

    Non dureranno neanche come sta durando la Lega…………

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