
Scognamiglio: «Ci vuole Albertini per fermare questo disastro»
Carlo Luigi Scognamiglio Pasini, economista, professore ordinario alla Luiss, senatore per tre legislature dal 1992 al 1999 con i liberali, Forza Italia e Udeur, per due anni venne scelto dai colleghi per presiedere il Senato e, nella seconda metà degli anni Novanta, ricoprì anche la carica di ministro della Difesa nel governo di Massimo D’Alema.
Il professor Scognamiglio si è ritirato dalla politica, ma ha voluto manifestare la propria preferenza alla possibile candidatura di Gabriele Albertini per la presidenza alla Regione Lombardia firmando l’appello insieme a altre personalità nel mondo dell’economia, della cultura e della sanità.
Professore, si è ritirato dalla politica attiva da più di dieci anni per riprendere la sua professione di professore universitario, perché ha deciso di manifestare apertamente la sua preferenza per Gabriele Albertini?
Prima di tutto c’è una motivazione personale che nasce dalla conoscenza dell’ex sindaco di Milano e dall’esperienza positiva avuta dalla sua amministrazione. Ne ho un eccellente ricordo.
Oltre alla stima personale, ci sono altri motivi?
Nella scelta di Albertini ho fatto una considerazione politica: bisogna fermare questo disastro. La vicenda siciliana ha degli aspetti drammatici riscontrabili nella forte astensione al voto. Per ricostruire un rapporto democratico con il cittadino ci vogliono personalità come Albertini: biogna riacquistare fiducia e diminuire la distanza creata con la politica.
L’idea espessa da Albertini è riproporre un aggregato politico in grado di mutuare l’esperienza del Partito popolare europeo. Si impone il problema Lega. Con o senza alle elezioni?
La Lega necessita un presa di posizione che sfoci in un gesto di responsabilità. Ma se non dovesse esserci l’accordo mi auguro che quella di Albertini si confermi la strada per la vittoria.
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