La preghiera del mattino (2011-2017)

Scissione nell’Idv di Di Pietro. Una manetta di qua e una di là

Di Redazione
02 Novembre 2012

SÌ. Guardiamoci in faccia e diciamoci la verità: qualcuno, anche fra i più acerrimi nemici e odiatori di Di Pietro, può davvero credere che il linciaggio che sta subendo abbia qualcosa a che fare con la questione morale?
Marco Travaglioil Fatto quotidiano

DENTRO LE PALAZZINE. Se i cento e più giovani di 5Stelle che invaderanno le Camere trovassero sponda in un partito già strutturato all’opposizione irriducibile dentro il palazzo e fuori, la miscela esplosiva potrebbe far saltare tutto.
Marco Travaglioil Fatto quotidiano

È UNA BOUTANATA. Se ci si limitasse a interpretare l’ultima uscita di Beppe Grillo come una semplice provocazione, si sbaglierebbe di grosso. La candidatura di Antonio Di Pietro alla presidenza della Repubblica, non è una boutade improvvisata.
Claudio Titola Repubblica

TIENIMI DA CONTO SCALFARI. Il tutto è circondato da una certa opacità. (…) Anzi, sembra sempre più gestito e eterodiretto da soggetti che non rispondono a nessuno.
Claudio Titola Repubblica

CI STARANNO TUTTI IN UNA SCATOLA DA SCARPE? Gli esperti spiegano che al fianco del Movimento 5Stelle ci sono una decina di persone con il cosiddetto “Indice Klout” superiore a 75: ossia capaci di condizionare oltre 100 mila utenti internet. Dieci “influencer” vuol dire pilotare un milione di persone.
Claudio Titola Repubblica

IN MERCEDES. Quando (Antonio Di Pietro, ndr) ha dovuto affrontare il giudizio di un tribunale lo ha fatto senza esitazioni e ne è sempre uscito prosciolto.
Beppe Grillola Repubblica

IL GIUSTO MEZZO. Grillo difende Di Pietro e lo lancia al Quirinale. Di Pietro si complimenta con Grillo e dice: «Insieme facciamo paura perché siamo nel giusto».
Giovanna Casadiola Repubblica

UNA MANETTA DI QUA, UNA DI LÀ. C’è comunque una scissione in vista? «Sì. Bisogna vedere chi resta e chi va, ma è difficile andare avanti insieme».
Massimo Donadi, Idv, intervistato da Giovanna Casadio dopo il requiem di Di Pietro per il partito, la Repubblica

ALTARINI. In Sicilia poi, abbiamo sbagliato completamente correndo fuori dall’alleanza con il Pd, con la scusa che c’era l’Udc che un tempo fu il partito di Lombardo. In realtà abbiamo dato in appalto in mezza Sicilia le nostre liste all’onorevole Lo Monte, uomo di Lombardo.
Massimo Donadi, Idv, intervistato da Giovanna Casadio dopo il requiem di Di Pietro per il partito, la Repubblica

PIANO CON LE PAROLE. Con l’opa di queste ore sul partito in rotta di Antonio Di Pietro, (Beppe Grillo, ndr) entra nella fase due. È il salto di qualità.
Carmelo Lopapala Repubblica

MANCA SOLO GALEAZZO. L’ala estrema della Cgil, la ridotta “legalitaria” dipietrista e il popolo dell’antipolitia grillino, la miscela esplosiva per far saltare il Palazzo.
Carmelo Lopapala Repubblica

IL PAPA NO? Bisogna proteggere l’Italia da Marchionne e dagli Agnelli. Napolitano e Monti devono richiamarli al senso di responsabilità.
Diego Della Vallela Repubblica

LA NOTTE DEI MORTI E FERITI. Sembra proprio che la notte dei morti viventi abbia smesso di essere quel format festivo innocuo, fatto di streghette e scheletrini, zucche intagliate e look da vampiri, per diventare un rave party all’insegna di una violenza che contagia un paese dopo l’altro.
Marino Niola sugli incidenti nella notte di Halloween, la Repubblica

POCHE IDEE MA CHIARE. Non sappiamo davvero chi sia, questo Romney, forse non sa più neppure lui chi sia, dopo tante metamorfosi e reincarnazioni. Ma sappiamo che ha la qualità cruciale. Quella di non essere Barack Hussein Obama.
Vittorio Zucconila Repubblica

LA PROVA SCHIACCIANTE. Ufficialmente, i sondaggi della Gallup rilevano che il 96% degli interrogati sostiene di non avere prevenzioni contro un leader politico non bianco, ma notoriamente mentono, per pudore davanti ai sondaggisti.
Vittorio Zucconi avverte che chi non vota Barack Obama è razzista, la Repubblica

XENOFOBI E PURE PEZZENTI. Disoccupazione, tasse, recessione, statalismo, assistenzialismo sono tutte manifestazioni di drammi reali riformulati in codice per dire che un uomo di colore non è in grado di guidare una nazione come questa.
Vittorio Zucconi avverte che chi non vota Barack Obama è razzista, la Repubblica

GIORNALISMO TELEPATICO. (Gli elettori di Romney, ndr) non oserebbero accusare Colin Powell di avere dato il proprio appoggio a Obama «per simpatia di razza» come ha fatto l’autorevole John Sununu, uno dei grandi mandarini del partito dai tempi di Reagan. Ma in fondo lo pensano.
Vittorio Zucconi avverte che chi non vota Barack Obama è razzista, la Repubblica

CHIARISSIMAMENTE IRRESPONSABILÒFOBI. Quella di Obama è diventata una terra nella quale «il 47% della gente» è «irresponsabile», altra parola in codice ma chiarissima, per chi abbia orecchie per intendere, riservata a «quelli là».
Vittorio Zucconi avverte che chi non vota Barack Obama è razzista, la Repubblica

NON NE PARLANO, QUINDI LO PENSANO. Neppure si è discusso di immigrazione, un tema che fino a quattro anni or sono sembrava ardente, perché il clandestino, agli occhi di tanti elettori di Romney è già alla Casa Bianca.
Vittorio Zucconi avverte che chi non vota Barack Obama è razzista, la Repubblica

PURE LA DEMOCRAZIA È RAZZISTA. E ora i cittadini hanno tra le mani l’arma per cacciarlo (Obama, ndr), la scheda.
Vittorio Zucconi avverte che chi non vota Barack Obama è razzista, la Repubblica

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