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Fare la bella statuina in politica può essere una buona tattica, a patto che la strategia sia giusta. Elly Schlein ha fatto i suoi conti e, dopo le parole di Giuseppe Conte a Porta a porta («con Renzi mai»), ha deciso di attendere, fare il pesce in barile, non esporsi, derubricare le polemiche a liti da ballatoio. Può funzionare, sul breve periodo, anche perché - si sa - per l'imminente voto regionale il peso elettorale dei 5 stelle è meno determinante che per le elezioni politiche. Dunque: tutti fermi e acqua in bocca.
La mossa ha una sua logica. Per il partito-baricentro della futura coalizione, la costruzione di un campo largo alternativo al centrodestra passa inevitabilmente attraverso una serie di concessioni alle formazioni che stanno alla sua destra e sinistra. In via del Nazareno devono averlo capito: se vogliamo battere Meloni e soci devono mettersi tutti insieme, da Renzi fino a Fratonianni, passando per Calenda e Conte. Con la legge elettorale attuale, solo uniti si vince.
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