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Lo sportwashing saudita continua, e nessuno sembra davvero intenzionato a frenarlo. Dopo avere messo le mani su Formula 1, boxe, golf e calcio, tra gli altri, l’emirato punta a entrare anche nel tennis, sport dalla tradizione fortemente occidentale che ieri ha iniziato la sua liturgia più antica e importante, a Wimbledon. Il circuito maschile più importante, l’Atp, e quello feminile, il Wta, stanno infatti avendo fitti colloqui con il fondo sovrano dell'Arabia Saudita su possibili co-investimenti. Il presidente dell'ATP Tour, l’italiano ed ex top 20 Andrea Gaudenzi, ha dichiarato al Financial Times di aver avuto colloqui "positivi" con il Fondo per gli investimenti pubblici (Pif) e altri potenziali investitori per sostenere vari progetti e iniziative sportive, tra cui infrastrutture, investimenti tecnologici ed eventi in nuovi possibili mercati a patto che gli investitori abbiano «rispetto della storia dello sport e del prodotto».
Riad rimodella il business dello sport: ora il tennis
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