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Ogni giorno ha la sua lagna

Di Caterina Giojelli
14 Maggio 2024
Dopo "Paranoia Telemeloni", il Salone del libro. O delle geremiadi dei liberi pensatori che si dicono condannati al silenzio da un governo illiberale
Roberto Saviano durante l'incontro con Salman Rushdie al Salone del Libro di Torino, 10 maggio 2024 (Ansa)
Roberto Saviano durante l'incontro con Salman Rushdie al Salone del Libro di Torino, 10 maggio 2024 (Ansa)

Novità dal Salone di Torino: la lagna s’è fatta partito. Pardon: corrente culturale. Dopo aver calcato il palco della Repubblica delle idee e piazza Duomo a Milano, la tournée di Antonio Scurati dal titolo «è in atto una svolta illiberale» ha fatto tappa a Torino per chiudere la parata antiregime.
E ancora una volta suo “malgrado”, “costretto” a farsi “simbolo e portabandiera”, Scurati ha ribadito tra gli applausi degli altri liberi pensatori quanto è dura far parte della categoria, «intellettuali liberi, scrittori, artisti e studiosi, vengono indicati dall'attuale governo come nemici». Molti nemici, molto Salone.
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Non solo Scurati: le lagne evergreen di Saviano
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