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Il salario minimo non combatte il lavoro povero. «La questione salariale riguarda tutti»

Di Matteo Rigamonti
11 Agosto 2023
«Proposta incostituzionale che indebolisce la contrattazione collettiva. Il problema è lavorare poche ore, non guadagnare poco all'ora». Michele Tiraboschi (Adapt) contro gli alfieri dei 9 euro, «non serve una tariffa oraria ma condizioni per innalzare tutti i salari»
Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni alla conferenza stampa di presentazione della campagna Salario Minimo Subito
Angelo Bonelli e Nicola Fratoianni alla conferenza stampa di presentazione della campagna Salario Minimo Subito (foto Ansa)

«Vera battaglia a tutela dei lavoratori poveri o illusoria scorciatoia per la costruzione del consenso?». A interrogarsi, stimolando il confronto e invitando all’uso della ragione, nel merito e sulla qualità del dibattito parlamentare e mediatico circa la proposta delle opposizioni unite di introdurre per legge il salario minimo è Michele Tiraboschi. Il direttore scientifico di Adapt, centro studi sul lavoro che ha fondato nel 2000 insieme a Marco Biagi, però, un’idea su come rispondere a questo interrogativo, che lui stesso ha lanciato dai suoi profili social, se l’è fatta eccome. Chiara e articolata.
Questa proposta, ha scritto su Twitter il giuslavorista dell’Università di Modena e Reggio Emilia, innanzitutto, «oltre a essere incostituzionale, là dove impone alla contrattazione collettiva una tariffa minima (e posto che la tariffa minima si impone a un datore di lavoro e non al sindacato), non chiarisce cosa rientri nei famosi 9 euro» lordi. Se solo «i minimi tabellari oppure anche...

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