Roma, stangata sui rifiuti alle non statali. Ma Marino lo sa che «anche le scuole paritarie sono fatte di famiglie»?

Di Elisabetta Longo
27 Gennaio 2015
Intervista a Emma Ciccarelli, presidente Forum Famiglie Lazio, che ha chiesto un incontro col sindaco Marino per scongiurare il ricorso al Tar: nessuna risposta

scuola-alunni-shutterstock-78859288«Abbiamo mandato la nostra richiesta per aprire un tavolo di trattative con il sindaco Ignazio Marino, ma per il momento non abbiamo ottenuto risposta. Non perdiamo la speranza», dice Emma Ciccarelli, presidente del Forum delle Famiglie del Lazio. Come abbiamo scritto nei giorni scorsi (vedi questo articolo), la giunta capitolina ha deciso per salvare il proprio bilancio di depennare per l’anno 2014 lo sconto sulla tassa rifiuti previsto per le scuole, ma lo scherzetto riguarda solo gli istituti non statali, ragion per cui a gennaio le strutture paritarie – comunali comprese – si sono viste recapitare bollette con tariffe aumentate fino al 600 per cento. Sono batoste da 20 mila e rotti euro contro i 3 mila del passato, come lamenta per esempio l’Istituto Santa Dorotea (qui la denuncia dell’economa suor Alberta Camatta). E se non ci sarà possibilità di dialogo con le istituzioni, continua Emma Ciccarelli, non resterà che ricorrere al Tar: «Noi non ci auguriamo certo di finire in tribunale, vogliamo sperare che si possa arrivare a una decisione diversa. Questo modo di punire sempre le scuole paritarie finisce solo per far male alle famiglie».

NON SOLO RIFIUTI. A Roma non ci sono solo scuole paritarie cattoliche, ma di tutti i tipi, e se le famiglie della capitale godono di un’ampia libertà di scelta educativa non è certo grazie agli esigui contributi pubblici. «Le scuole paritarie fanno i salti mortali per far quadrare il loro bilancio ogni anno – protesta il presidente del Forum delle Famiglie Lazio – ci mancava solo questa stangata». La decisione della giunta Marino, secondo Ciccarelli, è «un’ultima discriminazione della quale non si sentiva la necessità. Per colpa di questa tassazione sconsiderata sui rifiuti, diverse scuole paritarie saranno costrette a chiudere. E una scuola che non è fatta solo di pareti, ma di famiglie, quelle che hanno iscritto lì i propri figli, o quelle che nella scuola sono impiegate e lavorano».

LA LIBERTÀ NEGATA. Parte del problema, insiste Ciccarelli, è che quando si parla di “paritarie” ci si immagina sempre scuole private costosissime: «Niente di più sbagliato. Certo, esistono scuole paritarie di super eccellenza con rette annue elevate, ma anche scuole molto più abbordabili e accessibili dalle fasce medie delle famiglie. Tra l’altro, all’interno di tutte le scuole paritarie vengono effettuate riduzioni di rette notevoli, addirittura ad alcune famiglie viene scontata tutta la retta, quando la situazione economica è particolarmente difficile. Questo non viene nemmeno pubblicizzato, infatti molti non lo sanno neanche. Lo stesso mondo delle scuole paritarie si impegna al massimo per offrire a tutti la libertà di scelta educativa, quella libertà che invece le istituzioni a quanto pare non si fanno problemi a cancellare».
Perfino la tanto invocata Europa in più occasioni ha sgridato l’Italia per il mancato rispetto della parità scolastica: «Speriamo che l’Unione Europea rediga un nuovo monito sull’importanza della libertà di educazione», aggiunge il presidente del Forum delle Famiglie del Lazio. «In una democrazia ci deve essere pluralismo scolastico, che va a braccetto con l’emancipazione dello Stato stesso. Pensiamo ai fatti parigini di quest’ultimo periodo, alla discesa in piazza per difendere un giornale e con esso la libertà di espressione. Si lotta per questo e poi si affogano le scuole paritarie».

Foto scuola da Shutterstock

Articoli correlati

16 commenti

  1. Ivan

    Le paritarie dovrebbero farsi furbe.
    Se cominciano a propagandare i matrimoni gay e lo spinello libero, possono stare certe che Marino e i suoi degni compagni di partito cesserebbero le persecuzioni contro di loro.

    1. Fran'cesco

      Marino dovrebbe farsi furbo:
      mai sentito dire “il centuplo quaggiù e l’eternità”?

  2. Paolo Venisi

    Scrivete gli stessi articoli a giorni alterni…

    Marino fa rispettare la legge e, per una volta, un politico non concede privilegi assurdi a favore del clericalismo.

    Le scuole paritarie sono strutture private e dovete imparare a camminare con le vostre gambe senza parassitare gli altri.

    Rispettate la legge (e il prossimo), cosa che forse il vostro vangelo non insegna abbastanza.

    1. Jens

      Che scrivano gli stessi articoli OK. Che però Marino faccia pagare solo alcuni e non altri non è ammissibile. Evito ulteriori commenti, sai com’è, a pensar male si fa peccato, ma molto spesso ci si azzecca…

    2. Edo

      Allora Paoletto, facciamo così: ognuno si paga la sua scuola, ok? Non capisco perché io con le mie tasse debba finanziare la tua scuola e non possa pagare la mia. Che ne dici?

      1. Paolo Venisi

        Premessa: l’istruzione ha forse il ruolo più importante nello sviluppo di una società è pertanto un bene primario e quindi NON deve MAI essere inquinato da interessi PRIVATI.

        E la scuola e i bambini NON devono essere soggetti al proselitismo religioso, rendendoli vittime di un plagio ideologico in una fase della vita in cui non hanno ancora nessuno strumento di critica e di difesa.
        Chi sostiene questo atteggiamento dimostra la massima disonestà intellettuale e morale.

        —- “Non capisco perché io con le mie tasse debba finanziare la tua scuola e non possa pagare la mia.”

        Molto semplice: perchè la scuola Statale è pubblica, ovvero svolge un servizio pubblico, aperto a tutti.

        Al contrario la scuola privata è un’attività privata che può essere svolta SOLO se “senza oneri per lo Stato”.
        Non è un servizio pubblico perchè NON è aperta a tutti, i dirigenti possono escludere arbitrariamente secondo personali criteri chi vogliono.
        Le imprese private devono assumersi il rischio d’impresa, putroppo in Italia imprenditori senza scrupoli addossano alla spesa pubblica tutto quel rischio (ed es. Alitalia).

        Per di più come spesso avviene per beni pubblici inquinati da logiche di consumo la qualità è SEMPRE inferiore a quella statale e les cuole paritarie hanno dato pessimi risultati diventato spesso dei diplomifici.

        Tutte queste affermazioni puoi verificarle dove preferisci, in tanti altri post ho già portato tutte le prove e i docuemnti necessari.

        In nome della “libertà di cura” dovremmo anche pagare le rette di lusso di chi vuole andare a farsi curare in cliniche private?

        Il bene comune si costruisce attraverso lo Stato dove i privati NON devono MAI entrare.

        1. Edo

          A parte il discorsetto da statalista (ovvero da chi vuole fare il signore con i soldi degli altri), un discorsetto trito e ritrito, al quale nessuno crede più (tanto meno tu, che infatti lo ripeti a pappagallo) e che può essere confutato con una facilità disarmante: basta guardare la pessima qualità dei servizi, qualunque servizio, in mano allo stato, quindi svincolato da logiche di profitto e di concorrenza, dalla scuola ai trasporti all’acqua alle strade; l’apoteosi della tua barzelletta, infatti, è questa: “Il bene comune si costruisce attraverso lo Stato dove i privati NON devono MAI entrare”: ma dove vivi?! Quindi, a parte il discorsetto da statalista, mettiti bene in testa una cosa: i soldi guadagnati con il sudore della mia fronte sono miei, quindi innanzitutto fa’ il tuo bel discorsetto con i tuoi soldi.
          In secondo luogo, proprio perché “l’istruzione ha forse il ruolo più importante nello sviluppo di una società”, non la lascio in mano dei burocrati incompetenti, ignoranti ed ideologici (ogni riferimento ai burocrati del Miur e alla gente come te è puramente voluto), ma sono io come genitore a volere decidere e a scegliere la scuola dove mandare i miei figli, dove vengano educati come voglio io, in base a dei principi condivisi e condivisibili da tutti i miei concittadini, ma secondo un progetto educativo condiviso innanzitutto da me genitore.
          In terzo luogo, la mia domanda era ovviamente un trucco per far uscire allo scoperto il solito statalista e anticlericale, che si arrocca dietro a tanti (pessimi e spassosi) discorsetti da quattro soldi per poter fare quello che vuole con i soldi degli altri e, soprattutto, per poter “educare” a modo suo i ragazzi, con i soldi degli altri, of course.
          Paoletto, orsù, non nasconderti dietro al paravento di slogan vuoti e ritriti e ammetti che ti piace tanto poter inculcare nei ragazzi, per mezzo dei soldi degli altri, le tue storielle e i tuoi “principi”; nessuno te lo vuole impedire. Ti chiedo solo di farlo con i tuoi soldi e di lasciarmi spendere i miei soldi come voglio. Posso? Non sei amante della libertà?
          Baci

          1. Ma secondo te...

            Ma secondo te Paoletto è così davvero oppure, con i suoi 20 nick, si dà allo sproloquio perchè lo pagano per farlo? Spero per lui che lo paghino! Perchè altrimenti ha tenuto – e a lungo! – due dita in una presa…

          2. Paolo Venisi

            — “(ovvero da chi vuole fare il signore con i soldi degli altri)”

            — ” i soldi guadagnati con il sudore della mia fronte sono miei, quindi innanzitutto fa’ il tuo bel discorsetto con i tuoi soldi.”

            Povero sciocco.. questa frase che dimostra la totale ignoranza e mancanza di ogni senso civico.

            Gli altri a cui ti riferisci siamo NOI!
            Lo Stato non chiede soldi agli altri perchè lo Stato siamo NOI.. siamo noi che chiediamo soldi a noi stessi capisci?

            La sai la differenza tra soldi pubblici e soldi privati?

            I soldi tuoi sono quelli che non hai versato nelle tasse!
            Altrimenti si chiamano soldi “pubblici”!

            — “condivisi e condivisibili da tutti i miei concittadini”

            I concittadini non sono “tuoi”, ci si esprime attraverso il voto, si chiama democrazia ed è da lì che puoi capire quali sono i valori condivisi dalla società, NON solo dalla tua fazione.

            — “burocrati incompetenti, ignoranti ed ideologici”

            si chiamano insegnanti e hanno lo scopo di preparare i ragazzi e fanno spesso un ottimo lavoro: quella che tu chiami ideologia è semplicemente la realtà dei fatti, fatta di storia e scienza, che impietosamente contraddice la tua religione.

            — “basta guardare la pessima qualità dei servizi”

            Mamma mia quanto sei ignorante…
            i trasporti e le strade sono in mano ai PRIVATI che agiscono in regime di totale monopolio… e infatti fanno schifo!

            Perchè citi ancora la scuola?
            Il livello d’istruzione è sensibilmente superiore a quello offerto dalle paritarie è stato documentato in tutti i modi, perfino sotto il profilo della disciplina, per di più nelle scuole private ci sono problemi di lavoro nero, di mobbing e altro..

            I servizi offerti dallo Stato hanno molte carenze dovute proprio alla tua mentalità egoista e dalla diffusa corruzione per questo bisogna lottare per eliminarle
            NON per distruggere tutto!!

            La cosa MOLTO GRAVE che hai dimostrato è il forte egoismo di pensare solo al tuo misero orticello, e la totale mancanza di senso civico e di sensibilità del bene comune.

            In questo modo s’innesca quel circolo vizioso per il quale ognuno lotta per sè e dove il prossimo è un concorrente, o addirttura un nemico.
            Nasce la mentalità della casta, degli abusi e ovviamente dei privilegi, rivelando il vero risultato della dottrina cattolica.

            Insomma hai gravi mancanze civiche, sei estremamente immaturo incapace di far parte di una società e di un popolo e sicuramente inadatto per essere un genitore.

            Sei vittima della cultura cattolica che osteggia lo Stato perchè è una forma d’ordine e di giustizia sociale dove non esitono privilegi e la legge è uguale per tutti.
            Un popolo si costruisce con un forte senso dello Stato, che rappresenta i cittadini su base democratica e sul rispetto delle leggi, uguali per tutti e NESSUN privilegio.

            Potete fare una cosa: insieme agli ebrei costruitevi un Paese vostro, teocratico basato sui taesti sacrie sulle leggi di coloro che hanno detto di aver parlato con delle divinità.

            Ma non potrete mai farlo perchè poi a chi andreste a parassitare?

          3. Su Connottu

            Paolo Venisi sei il mio stanlio e ollio privato: hai appena fatto apologia del nazifascismo.
            Nemmeno nel califfato la sottomissione dei sudditi all’Isis raggiunge i vertici descritti in questo illuminante post autobiografico, grondante nostalgia delle SS.

            Sei un invasato, però fai ridere.

          4. Mi sa che

            Mi sa che l’amico non sproloquia per lavoro… ha davvero lasciato a lungo le dita in una presa di corrente! Fritto misto!!!

          5. Giannino Stoppani

            “Lo stato siamo noi”
            Ecco, con codesta frase tanto tronfia e retorica quanto lontana dalla miserrima realtà effettuale, hai perfettamente spiegato cosa intenda Edo per “burocrati incompetenti, ignoranti ed ideologici”.
            Perciò caro Paolo, col cuore ti dedico questa famosa battuta (in senso teatrale) in vernacolo pisano ove si parla di un tuo famoso omonimo:
            “Er su’ Pavolo lontano lui crepò chiamando… Ma prima di mori’… prima di mori’ ‘scramò… ‘Poero brodo!’ E poi spirò!”
            I lettori si divertano a scoprirne origine e a fare la traduzione in italiano corrente.

          6. viccrep

            sig Paolo
            dovresti scendere sul pianeta terra, nella fattispecie in italia:
            La scuola statale è asfittica costa una montagna di soldi, il bilancio del ministero dell’istruzione è al 97 % impegnato negli stipendi.
            Non c’è istituzione più sindacalizzata della scuola, dove il numero degli insegnanti a partire dalle elementari è fuori misura, si sono aumentati gli insegnanti a go go, gente che prende la cattedra al nord e poi scompare perché proviene dal sud di storture c’è ne sono talmente tante, e il costo di un alunno all’anno è di 8000€ .
            Torno a ripetere è una legge dello stato che mette sullo stesso piano le paritarie e quelle gestite dallo stato, è uno di sinistra che l’ha fatta.
            perché non impariamo da altri stati europei dove la scuola non è statale.
            Per tua informazione prima dell’avvento dei massoni Cavour e altri, la scuola statale non esisteva, erano le parrocchie a fare le scuole, e la democrazia nasce con il cristianesimo.
            torna a studiare

          7. Paolo Venisi

            La democrazia nasce in Grecia.

            Il cristianesimo è una teocrazia
            ovvero l’antitesti della democrazia, e la chiesa è dichiaratamente anti-democratica.

            Ma mentite per un problema patologico? Parlatene ad un dottore!

            La scuola statale fornisce attualemnte il miglior insegnamento come è stato documentato da organi internazionali come l’OCSE.

            Inoltre garantisce l’istruzione a tutti, mentre quella privata no, può rifiutarsi di accettare alunni in base ai propri criteri e ai propri (sporchi) interessi.

            E quella privata assorbe enormi capitali pubbblici.
            Al contrario la scuola Statale, come la sanità, ha subito enormi tagli economici, è per questo che dobbiamo lottare per avere una scuola pubblica Statale più forte, mentre invece voi volete ditruggerla.

            E D’Alema non è mai stato di sinistra, fino a prova contraria!

          8. Giannino Stoppani

            “E D’Alema non è mai stato di sinistra, fino a prova contraria.”
            Complimenti Shiva, codesto tuo crescendo rossiniano di minchiate apodittiche meglio non lo potevi concludere!

    3. viccrep

      E’ la legge berlinguer che mette sullo stesso piano le scuole gestite dallo stato e quelle gestite da privati e le nomina paritarie, quindi marino ideologicamente orientato a non capire e a non riconoscere la legge, le tratta come case di privati cittadini. Bisogna essere ottusi per non capire, certo basta non vedere la realtà che le scuole paritarie sono frequentate da migliaia di ragazzi i cui genitori pagano due volte le tasse, quelle per il funzionamento delle scuole mal gestite dallo stato, infatti il costo pro capite e ben più elevato di quello delle paritarie, e in più la retta della scuola.
      Ricordarsi l’ideologia rende ciechi alla realtà.

I commenti sono chiusi.