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Roma incontra l’eterno e l’istante di Henri Cartier-Bresson

Di Mariapia Bruno
20 Gennaio 2012
Nella splendida cornice di via dei Prefetti, nel cuore di Roma, il Palazzo Incontro nasconde un piccolo tesoro per gli amanti della fotografia, l'imperdibile rassegna Henri Cartier-Bresson. Immagini e Parole. Un percorso espositivo che racchiude quarantaquattro opere del grande maestro francese

«Per me una sola cosa conta: l’istante e l’eternità, l’eternità che, come la linea dell’orizzonte, non smette di arretrare». Non avrebbe potuto usare parole più adatte Henri Cartier-Bresson (1908-2004) per descrivere la sua poetica creativa: l’istante e l’eterno, miracoli che solo la fotografia può catturare nella sua completezza. Il momento esatto dello scatto e l’eterno dell’immagine rapita in quel frammento di tempo irripetibile che permane e alimenta il nostro ricordo.  Quarantaquattro scatti tra i più suggestivi nati dalla sua macchina fotografica, accompagnate dal commento di figure come Aulenti, Balthus, Baricco e Scianna sono presenti al Palazzo Incontro di Roma fino al 6 maggio 2012 all’interno dell mostra Henri Cartier-Bresson. Immagini e Parole.

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«È più di mezzo secolo che sono abbagliato dalla fotografia di Henri Cartier-Bresson.» dice Beaumont Newhall. «Quasi ogni sua foto che conosco è un’esperienza visiva. Attraverso il suo obiettivo, riesce a cogliere la frazione di secondo in cui il soggetto è rivelato nel suo aspetto più significante e nella sua forma più evocatrice». La mostra si pone come panoramica sintetica ma esaustiva dell’opera del fotografo per comprendere il suo sguardo attento, profondo e puntuale sul mondo, assieme ai protagonisti e gli avvenimenti più significativi dei nostri giorni.

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