Rifornimenti in Africa

Di Rodolfo Casadei
17 Luglio 2003
Basta coi doppiogiochisti sauditi e coi caudillos venezuelani

Basta coi doppiogiochisti sauditi e coi caudillos venezuelani: da domani l’import americano di petrolio terrà più conto degli orientamenti politici dei fornitori e degli equilibri geo-politici generali. In pratica, aumenteranno le importazioni dall’Africa nera e diminuiranno quelle dal Medio Oriente e dalle aree troppo calde dell’America latina. Walter Kansteiner (nella foto), sottosegretario Usa per gli affari africani, ha annunciato che entro il 2005 il petrolio sub-sahariano passerà dal 15 al 20 per cento del totale dell’import petrolifero Usa, dopodiché la sua incidenza «continuerà a crescere rapidamente e marcatamente». Angola e Nigeria sono gli stati che si avvantaggeranno di più della nuova politica, ma anche piccoli stati come la Guinea Equatoriale e l’arcipelago di San Tomé e Principe. Secondo gli esperti nei prossimi cinque anni l’Africa sub-sahariana toccherà una capacità produttiva di 6,3 milioni di barili al giorno, il 70% in più del dato attuale.

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