Rexton 2.7 XDI

Di De Prato Bruno
27 Maggio 2004
Qualcuno dovrebbe cominciare a preoccuparsi della aggressività dei marchi coreani

Qualcuno dovrebbe cominciare a preoccuparsi della aggressività dei marchi coreani, soprattutto perché non è più basata solo sui prezzi stracciati, ma su un eccellente rapporto qualità/prezzo, e la qualità è molto buona. A ispirare questa ovvia considerazione è il poderoso Suv Rexton della Ssangyong, marchio storicamente impegnato nel settore dei fuoristrada anche ad elevata specializzazione. Il nuovo Rexton, denominato 2.7 XDI, è un veicolo di 4,72 metri di lunghezza, con abitabilità fino a sette posti, con il divanetto optional e, come tutte le Ssangyong, ottima disponibilità all’uso rustico e al fuoristrada anche impegnativo. A conferire ulteriore appetibilità alla Rexton è arrivato il nuovo cinque cilindri turbodiesel 2,7 litri da 165 Hp con una gran coppia di ben 340 Nm. Il cambio di serie è un buon 5 marce manuale, preciso e senza impuntamenti. Ce n’è abbastanza per sfiorare i 180 kmh, e a queste velocità Rodox sorprende con il suo lodevole comfort acustico. In effetti la vettura è ben costruita, a parte quel finto legno che riveste la plancia e che fa parte delle ingenuità in cui coreani (e nipponici) incappano quando cercano di proiettare un’idea di raffinatezza. Sviste che Rexton si fa perdonare anche in ragione delle sue qualità di guida: è molto agile e precisa, nonostante la massa.

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