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Parigi. Durante il suo primo discorso da ministro dell’Interno, dal cortile di Place Beauvau, ha ripetuto tre volte quale sarà la priorità del suo mandato: “Rétablir l’odre”, ristabilire l’ordine. Bruno Retailleau, 63 anni, è l’uomo forte del governo francese, il cattolico conservatore cresciuto nel gollismo col mito di Clémenceau, il ministro-bulldozer che dopo anni di lassismo vuole inasprire le politiche di immigrazione e promette una lotta spietata all’islamismo.
Venerdì scorso, Retailleau, esponente dell’ala più conservatrice dei Républicains, quella che flirta col Rassemblement national di Marine Le Pen, era in Campania in occasione del vertice dei ministri dell’Interno del G7 presieduto dall’Italia. Assieme al suo omologo italiano, Matteo Piantedosi, ha firmato una dichiarazione d’intenti per la creazione di un’unità di lotta al traffico dei migranti che avrà sede a Ventimiglia entro il 2025. Un modo, da parte di Retailleau, per mostrare subito che aria tira ora al ministero de...
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