
Renzi presenta la nuova squadra del Pd con sette donne
Il giorno dopo la vittoria alle primarie, con il 68 per cento dei voti, è già iniziato il count down per la “rottamazione” dell’apparato del Pd che dovrebbe portare avanti il neo segretario Matteo Renzi. Sfuggito ai cronisti, che lo attendevano stamattina davanti alla stazione di Firenze Santa Maria Novella, Renzi è arrivato nelle prime ore della mattina a Roma nella sede di via Sant’Andrea delle fratte, da dove ha tenuto nel pomeriggio la prima conferenza stampa.
EPIFANI: «2 MILIONI E 900MILA VOTANTI». Pochi minuti dopo le 16 il neo segretario è arrivato in sala stampa, accompagnato da Guglielmo Epifani, che prima di lasciargli la parola gli ha fatto un augurio e poi ha commentato i dati finali: «Circa 2 milioni e 900 mila di votanti, la migliore risposta al sentimento di politica che attraversa il paese. È stata una delle giornate più importanti della storia democratica: lo stesso dato si ebbe nel 2009, ma in un’epoca di sfiducia e rabbia quello di oggi è un dato che esprime speranza».
SETTE DONNE. Poi Renzi ha esordito: «Non sono ancora il segretario, lo sarò da domenica prossima. Mantengo l’impegno di presentare uno dei miei primi adempimenti da segretario. Ho chiesto una mano a dodici persone. Sono cinque uomini e sette donne: Luca Lotti, responsabile all’organizzazione, Stefano Bonaccini agli enti locali, Filippo Taddei, che è professore alla John Hopkins University, sarà responsabile economico, Davide Faraone responsabile di scuola e welfare, Francesco Nicodemo alla comunicazione. Poi ci sono Maria Elena Boschi alle riforme, Marianna Madia responsabile Lavoro, Federica Mogherini (Europa), Deborah Serracchiani alle Infrastrutture, Chiara Braga all’ambiente, Alessia Morani alla giustizia, Pina Picerno responsabile di legalità e sud. Lorenzo Guerini sarà portavoce della segreteria. Tengo io la delega alla Cultura, come ho fatto a Firenze da sindaco. L’età media della segreteria è intorno ai 35 anni»
SUI FORCONI. Una delle prime domande rivolte al segretario è se condivida la protesta dei Forconi in corso in tutt’Italia: «Il punto non è far cadere il governo, ma farlo lavorare e fargli ottenere risultati, questo è il lavoro in cui siamo impegnati, e a prescindere dal merito di queste proteste che stanno bloccando il paese. Il punto è che il Governo però dia delle risposte»
«DOMANI DIRO’ LE MIE PRIORITA’ AI PARLAMENTARI». A chi gli ha chiesto cosa pensi del discorso dopo la sua vittoria, del principale competitor Cuperlo, Renzi ha risposto: «Con Gianni ieri è stato indubbiamente molto bello, il partito non ha avuto spaccature. Adesso si lavora per un rinnovamento». Poi, rispetto al rapporto con i parlamentari, il neo segretario ha spiegato: «Non c’è un abbraccio “mortale”. Domani ci sarà il primo incontro tra la nuova segreteria e i gruppi parlamentari ma do per scontato che, dopo che 2 milioni e 900 mila italiani hanno votato alle primarie, anche per i parlamentari del Pd sia ora una priorità la riduzione di un miliardo di euro di costi della politica, una riduzione del numero dei parlamentari, un nuovo piano per il lavoro. Sono poi disposto ad ascoltare le ragioni di chi non volesse ridurre i costi della politica, ma serve agire subito, abbiamo avuto un segnale da parte dei cittadini italiani molto netto, e serve che diamo risposte nette». Rispetto alla riforma elettorale, Renzi ha spiegato che «Per il Pd la riforma della legge elettorale è una priorità. Serve la riforma costituzionale per la revisione del senato e per le riduzioni dei costi della politica. Come serve agire subito per un piano per il lavoro, ribadisco».
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1 commento
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Beh, anche dall’ altra parte ci sono le donne, e che donne!
La Santanchè, la Pascale, la Biancofiore, la Mussolini, …
A proposito, Dudu è maschio o femmina?