
Renzi: «Fermiamo i delinquenti, e andiamo avanti con Expo»
Domani Matteo Renzi sarà a Milano per discutere di Expo con le istituzioni coinvolte nell’organizzazione dell’evento, intanto oggi ha ribadito che «L’Expo è una grandissima opportunità per gli italiani. In tanti mi dicono “non mischiare la tua faccia che è pulita con questi”. Io preferisco rischiare di perdere qualche punto nei consensi e non perdere una grande opportunità. Non si devono fermare lavori, si devono fermare delinquenti». Renzi ha anche dichiarato di avere «assolutamente fiducia» nel commissario di Expo Giuseppe Sala.
LA TASK FORCE. Intanto l’attuale presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, ex magistrato a Napoli, è stato chiamato dal premier per dirigere una task force che vigilerà sulla corretta assegnazione di appalti e sull’esecuzione dei lavori. Cantone, intervistato da Radio 24, ha dichiarato: «Rinunciare all’Expo? Soprattutto adesso significherebbe dimostrare che l’illegalità vince. Dire no all’Expo non a priori ma proprio ora significa dimostrare che siccome ci sono fenomeni corruttivi vasti, lo Stato non è in grado di porvi un argine». In un’altra intervista a Tgcom24, Cantone ha quindi aggiunto: «Io quando faccio qualcosa non la faccio mai solo a livello formale. Non ho nessuna attenzione a svolgere attività di tipo manageriale e non ne avrei capacità, quindi il mio ruolo compatibile sarebbe evidentemente di controllo, verificherò e accerterò. Devo ancora capire cosa intende il presidente del consiglio per “task force” per poi capire quale è il mio lavoro».
SALA DAVANTI ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA. Intanto stamattina si è tenuta l’audizione del commissario di Expo Sala davanti alla Commissione parlamentare antimafia. Sala ha parlato dei suoi rapporti con il manager di Expo2015 Angelo Paris, che ha deciso di chiedere le dimissioni, dopo il suo arresto di giovedì. «Ad Angelo Paris ho dato fiducia e non ho sospettato che potesse tenere certi tipi di comportamento» ha spiegato Sala, aggiungendo che Paris «fece parte del comitato di candidatura, aveva lavorato su questo progetto, era stato scelto dall’ex sindaco Moratti. Aveva fatto un lavoro molto importante su Torino 2006. Era una persona esperta su questo tipo di eventi». Riguardo agli altri arrestati, tra cui Primo Greganti e Gianstefano Frigerio, Sala ha dichiarato: «Mai parlato con questi personaggi, né ci avrei mai parlato: sarebbe un’ingenuità avere relazioni con personaggi tristemente noti sul territorio lombardo, e non solo. Chi fa il mio lavoro e ha la mia immagine, è difficile che riceva pressioni in maniera diretta». Poi ha sottolineato: «Sto a quello che dice la Procura. Ad oggi le gare apparentemente non sono state condizionate, ma l’attenzione è alta». Nel tempo sono stati diversi i problemi che si sono presentati, ad esempio «non sono riuscito a organizzare una gara senza avere ricorsi». Sala ha concluso: «Ma la cosa certa, dimostrata dai fatti che posso dire a testa alta è che non ho mai assunto una persona che mi sia stata raccomandata politicamente».
GLI INTERROGATORI A PARIS E MALTAURO. Oggi si sono svolti gli interrogatori di garanzia sia al manager Paris che all’imprenditore Enrico Maltauro. Quest’ultimo era stato ripreso in un video dagli investigatori mentre consegnava 15 mila euro di tangenti all’esponente ligure dell’Udc Sergio Catozzo (anche lui tra gli arrestati di giovedì). Oggi davanti ai pm che coordinano l’indagine, Claudio Gittardi e Antonio D’Alessio, e al gip Fabio Antezza, Maltauro ha parzialmente ammesso i fatti «nella loro materialità», riservandosi di chiarire la propria posizione in successivi interrogatori dei pm. Nell’interrogatorio con il gip Antezza, Paris (direttore generale della divisione Costruzione e smantellamento e responsabile dell’Ufficio contratti) ha chiesto l’autorizzazione di inviare alla società Expo una lettera di dimissioni, e ha chiarito la propria posizione.
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