
Renzi a Treviso in visita alla scuola: «Taglieremo il cuneo fiscale, entro il 17 marzo il Jobs act»
“Treviso. Che bello incontrare gli studenti! Sentivo la mancanza. Investire sulla scuola è il modo per uscire dalla crisi. #lavoltabuona”: comincia così la giornata del premier Matteo Renzi, dopo aver incassato la fiducia alla Camera ieri, oggi è stato a Treviso dove ha visitato la scuola media Luigi Coletti di Santa Bona, e ha incontrato gli amministratori locali. Il presidente della Regione Luca Zaia, quella della provincia Leonardo Muraro e i sindaci. Avrebbe dovuto parlare anche con i sindacati, lavoratori e amministratori dell’Elettrolux, ma quest’ultimo incontro è saltato.
NELLA SCUOLA. Renzi è arrivato alla scuola circondato da un folto gruppo di telecamere e giornalisti, ha scavalcato le transenne per stringere le mani ad alcuni sostenitori e genitori, poi è entrato per circa un’oretta, mantenendo un colloquio dai toni molto informali con gli studenti. Ha scherzato con i ragazzi, ha cercato di capire come vivessero: «I vostri genitori hanno problemi di lavoro». Si è impegnato: «Se c’è qualcosa che non va poi me lo segnalate alla casella [email protected]. Ogni settimana andrò nelle scuole ad ascoltare le richieste e poi torno a Roma con i compiti a casa». Quello sarà l’indirizzo di una nuova casella email per raccogliere richieste e ascoltare problemi. Una cifra stilistica anche del nuovo premier. «La scuola è punto di ripartenza del Paese. Al governo dobbiamo guardare allo spread e ai mercati, ma poi i Paesi si salvano solo se le scuole funzionano. L’Italia diventa grande e importante solo se riesce a investire nella scuola. Perciò abbiamo deciso di ripartire da qui. Negli ultimi anni gli insegnanti sono stati considerati un po’ poco» Ha ribadito il premier.
L’INCONTRO CON I SINDACI: «FINORA FEDERALISMO FISCALE DA BARZELLETTA». Subito dopo Renzi si è intrattenuto con i sindaci della zona. Il presidente della commissione lavori pubblici del comune di Treviso, Antonella Tocchetti ha riferito che Renzi ha chiesto e preso nota, comune per comune, di quanti soldi per interventi infrastrutturali siano stati bloccati e di quanti abitanti ci siano in quel paese. L’ex primo cittadino di Firenze ha dato ragione ai suoi colleghi veneti per la rabbia dovuta agli interventi che si vedono bloccati dal patto di stabilità. Poi Renzi ha lanciato una battuta polemica sul federalismo fiscale: «Sono un sostenitore indefesso dell’autonomia dei Comuni, ma va detto che il federalismo fiscale è stato poco più che una barzelletta. Va fatto in modo serio e dobbiamo riuscire a superare la logica dello scontro ideologico per trovare la soluzione più corretta».
ZAIA: «VOGLIAMO 400 MILIONI PER LE ALLUVIONI E NEVICATE». Il governatore Zaia ha annunciato alla stampa alcuni temi di cui vorrebbe parlare con Renzi. «Concretezza e risultati su temi come pressione fiscale, occupazione e dissesto idrogeologico, Paghiamo 21 miliardi di tasse all’anno e siamo una delle poche regioni con un residuo fiscale attivo. Abbiamo un danno da più di 400 milioni per l’alluvione e la neve in montagna: a noi dicono che non ci sono soldi, ma si discute il salva-Roma che vale almeno altrettanto».
RENZI: «IRAP VALE 30 MLD» In una conferenza stampa seguita al giro di incontri, Renzi ha poi chiarito in modo più tecnico le misure a cui sta lavorando, cioé Jobs act con taglio del cuneo fiscale e tagli dell’Irap. Ha promesso: «Ridurremo di almeno 10 miliardi di euro il cuneo fiscale. l’Irap vale circa 30 miliardi in Italia. Non abbiamo definito quale strada prendere abbiamo discusso dei problemi». Ha assicurato anche che entro il 17 marzo sarà presentato il pacchetto Jobs act: «Andrò dalla Merkel col jobs act già pronto» ha infatti detto il premier, che per quella data incontrerà la cancelliera tedesca, poi ha anticipato l’intenzione di rispettare il vincolo del 3 per cento, ma allo stesso tempo di allentare i cordoni della borsa per la spesa locale: «Noi rispetteremo i vincoli, modificando e modulando il patto di stabilità interno». Renzi ha spiegato che l’incontro con gli operai Elettrolux è stato solo posticipato alla settimana prossima, per incontrarli «tutti insieme e non solo quelli di questo stabilimento». Poi il premier ha raccontato ciò che lo ha colpito di questa visita: «Vedo un clima molto bello, tanto dolore e difficoltà, ma trovo anche grande attesa, speranza e fiducia e sono particolarmente consapevole del durissimo lavoro che dobbiamo fare. Trovo il desiderio profondo di partire sulle cose».
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