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Referendum giustizia a rischio boomerang

Di Emanuele Boffi
26 Maggio 2022
Noi siamo per il “sì”, ma i sondaggi pronosticano una bassa affluenza e la vittoria del “no” su legge Severino e custodia cautelare
Il gazebo della Lega per la raccolta firme per il referendum sulla giustizia, mercato della Montagnola, Roma 5 agosto 2021.
Il gazebo della Lega per la raccolta firme per il referendum sulla giustizia, mercato della Montagnola, Roma 5 agosto 2021

I sondaggi vanno sempre presi con le molle, ma a dare retta a quello dell’istituto Demopolis solo il 30 per cento degli italiani si recherà il 12 giugno a votare per i cinque referendum sulla giustizia. Il 14 per cento è ancora indeciso se farlo o meno, il 56 per cento non lo farà. Risultato: referendum fallito. Ma questa non è l’unica cattiva notizia. Peggiore ancora è quella che dice che, rispetto ai tre quesiti più rilevanti, il “no” è in vantaggio sul “sì” in ben due casi.
In particolare alla domanda se si vuole cancellare la legge Severino il 32 per cento risponde “sì”, il 10 per cento “non so”, il 58 per cento “no”.
Limitazione della custodia cautelare: 33 per cento “sì”, 15 per cento “non so”, 52 per cento “no”.
L’unico dove vincerebbe il “sì” è quello sulla separazione delle carriere (51 per cento), dove i “non so” sono al 25 per cento e i “no” al 24.
Il sondaggio di Pagnoncelli
I numeri di Demopolis sono confermati da un altro sondaggio, questa volta a cura di Nando Pagnoncel...

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