Real Time: compie un anno la «fuga nel cazzeggio» a costo quasi zero

Di Roberto Regina
07 Ottobre 2011
Il canale diventato famoso per programmi quali "Ma come ti vesti?" o "Vendo casa disperatamente", secondo l'esperto Massimo Bernardini, ha successo perché è una «fuga nel cazzeggio» a costi ridottissimi. Otto conduttori in tutto e scene girate in casa

«Ma come ti vesti?» Quante volte ce lo siamo sentito dire o avremmo voluto dirlo a un amico o un collega che proprio non ha buon gusto nel vestire? Ora non è più un problema, su Real time, l’emittente rivelazione di ascolti nella passata stagione televisiva, c’è un programma che si chiama proprio così. Ogni mercoledì alle 21.10 Enzo Miccio e Carla Gozzi sistematicamente “distruggono” un malcapitato ospite che si affida a loro per rifarsi il guardaroba, lo rivestono da capo a piedi secondo i gusti della moda più attuale e trendy, attualizzando la favola del brutto anatroccolo che a fine trasmissione viene trasformato in uno splendido cigno.

Ma come ti vesti?” è soltanto una delle tante idee vincenti della programmazione di Real time ma ce ne sono molte altrettanto valide. Per esempio in “Compro casa” e “Vendo casa disperatamente“, rivolgendosi alla conduttrice Paola Marella, fissando un budget ed esprimendo i nostri desiderata possiamo commissionare l’acquisto di una casa chiavi in mano, lavori di ristrutturazione compresi, oppure venderla. Se invece siamo titolari di un locale gastronomico o un ristorante sull’orlo del fallimento, nessun problema, in Cucine da incubo ci viene miracolosamente regalato a domicilio il famosissimo cuoco scozzese Gordon Ramsey, già noto al pubblico per Hell’s Kitchen sul canale Cielo, che rimetterà in sesto l’attività lavorando su motivazione del personale, capacità di lavoro di squadra, menù, gestione della cucina e addirittura estetica del locale.

Ma qual è il segreto dl successo di questa emittente novella che proprio questo settembre ha spento la sua prima candelina facendo ascolti record? Sicuramente «la formula “smart” con cui sono fatti i programmi» dice Massimo Bernardini, giornalista e conduttore televisivo esperto di tv. «E’ la chiave di volta della presa su un pubblico che vive una realtà non positiva e non facile come è quella in cui siamo immersi quotidianamente». «I programmi di Real time interpretano il momento della fuga dal problematico, e con il loro palinsesto disegnano una sorta di isola felice cui aggrapparsi per evadere e trovare svago».

Secondo Bernardini, le grandi fiction che hanno dominato gli ascolti in questi anni come don Matteo stanno consumando il loro smalto perché non riescono più ad agganciare il pubblico al di sotto dei cinquant’anni. Real time invece sì, proprio attraverso la «fuga nel cazzeggio». Altra chiave vincente di Real time è la caratteristica assolutamente low budget. Quasi tutti i programmi sono registrati in interna e i conduttori dei vari programmi sono in totale otto. Alessandro Borghese registra la rubrica Cucina con Ale in casa propria. Cortesie per gli ospiti, il programma di bon ton, è registrato direttamente nel domicilio della persona che vuole imparare a organizzare una cena perfetta secondo le regole del galateo. Mentre il boss delle torte, l’ecclettico Buddy Valsatro, il pasticcere che realizza torte che sono delle vere e proprie sculture, fa tutto nella sua pasticceria. Così fanno anche gli altri programmi e questo permette un risparmio considerevole.

Ecco dunque svelato il successo di Real time: la semplicità di un’idea vincente… a costo (quasi) zero. Buon compleanno, allora, e come augurerebbe il signor Spock di Star Trek: «Lunga vita e prosperità».

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