
Rassegna stampa/2 Menichini (Europa): «Caso Ruby, le intercettazioni non devono uscire anzitempo sui giornali»
Stefano Menichini, direttore di Europa, ha selezionato per Tempi le notizie più interessanti della giornata: «Napoli è un buco nero della politica italiana ma il Pd non doveva fare le primarie; Bondi andava sfiduciato ma quella di ieri è stata l’ennesima prova di forza andata a vuoto; la procedura dei magistrati è formalmente corretta ma è negativo che tutti sappiano le cose in questo modo».
Il Pd è nella bufera per i brogli avvenuti alle primarie di Napoli. Come giudica questo caso?
E’ un altro episodio che dimostra che Napoli è un grave buco nero nella politica italiana. Ne ha sofferto anche il Pdl con Cosentino. Il Pd non è riuscito a far svolgere le primarie in modo regolare in una città dove negli ultimi anni si sono ripetuti casi di inefficienze e inquinamenti. Penso che bisognasse evitare di fare le primarie a Napoli, sono state un fallimento.
Saviano ha proposto di candidare il magistrato anti-casalesi Raffaele Cantone, ma lui ha rifiutato. Una figuraccia?
No, perché il rifiuto di Cantone è motivato da ragioni apprezzabili che afferiscono alla sua libertà di pensiero: ritiene che ci voglia più professionalità della sua per fare politica. Se più magistrati avessero fatto il suo ragionamento, la nostra vita politica sarebbe migliore. Adesso vedremo chi sceglieranno come candidato, di certo non uno dei tre che si sono sfidati alle primarie, che non verranno ripetute.
Ieri in aula il ministro dei Beni culturali Sandro Bondi ha incassato la fiducia del Parlamento. La mozione contro di lui non è passata. Un’altra figuraccia per il Pd?
No, perché i numeri dicono che Pdl e Lega non hanno raggiunto il loro obiettivo: volevano allargare la maggioranza dopo il voto del 14 dicembre e invece non ci sono riusciti. Ieri i voti a favore di Bondi erano 314, propio come quelli di dicembre. Per me Bondi andava sfiduciato per le carenze nel suo operato, ad ogni modo quello di ieri è stato l’ennesimo tentativo di prova di forza da parte delle opposizioni andato a vuoto. Però ha lasciato il sapore amaro di una sopravvivenza da parte del governo.
I magistrati verificheranno se il premier Silvio Berlusconi è colpevole delle ipotesi di reato di cui è accusato. Intanto, però, altre centinaia di pagine di intercettazioni sono su tutti i giornali e siti internet prima del processo. Non c’è qualcosa che non va?
La procedura dei magistrati è formalmente corretta. Certo, non c’è dubbio che ci sia un’anomalia nella quantità di materiale presentato. I pm devono far passare la loro tesi, che quelle feste cioè non erano così innocenti, e per questo devono raccogliere molto materiale. Sono però d’accordo, ed è una anomalia, che l’opinione pubblica sia stata informata anzitempo, è negativo che tutti sappiano le cose in questo modo. Penso che lo facciano per costringere Berlusconi a presentarsi al processo. Cercano di far valere le loro ragioni sui giornali, perché hanno paura che il premier in Tribunale non ci andrà mai.
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